Con una mossa a sorpresa, la conferenza dei capigruppo di Palazzo Madama ha stabilito che il ddl sul biotestamento arriverà oggi all’esame dell’Aula. La discussione generale sul provvedimento, già approvato dalla Camera, è fissata per le 16.30. Domani alle 14 scade il termine per presentare gli emendamenti.
Protestano le opposizioni. “La decisione di calendarizzare per oggi pomeriggio il ddl – dice il capogruppo di Forza Italia al Senato, Paolo Romani – per noi è una sorpresa, perché eravamo pronti ad affrontare il Regolamento del Senato, come da ultima capigruppo. Qualcuno, come sempre, nel weekend ha cambiato idea ma siccome un provvedimento complesso e articolato sul quale vogliamo fare un approfondimento, abbiamo chiesto e ottenuto che alle 19 l’Aula si interrompa: faremo una riunione di gruppo e domani presenteremo gli emendamenti”. Anche l’Udc annuncia battaglia. Forse qualcuno pensa che secondo gli italiani la priorità della politica è fare una legge sul biotestamento? – domanda provocatoriamente Antonio De Poli –. Il Centrosinistra è disperatamente alla ricerca di una bandierina elettorale e pur di centrare il risultato strumentalizzano le parole del Papa. Noi dell’Udc restiamo attaccati ai nostri valori e diciamo no a un provvedimento che apre all’eutanasia”.
In mattinata, il presidente del Senato, Pietro Grasso, aveva incontrato Filomena Gallo, Mina Welby e Carlo Troilo dell’Associazione Luca Coscioni per consegnargli le oltre 27mila firme raccolte in calce all’appello di Dj Fabo per un’immediata approvazione senza modifiche della legge.
La conferenza dei capigruppo ha affrontato anche il ddl sullo Ius soli. Ma lo ha messo in fondo al calendario dei lavori dell’Aula. “Si è parlato dello Ius soli – ha rivelato Gaetano Quagliariello (Idea) –. C’è chi ha chiesto di calendarizzarlo immediatamente, la soluzione che si è trovata è di metterlo in calendario ma si è sicuri che non ci saranno i tempi per discuterlo. Non c’è una data” per l’inizio dell’esame “e nel calendario ci sono il biotestamento e la riforma del Regolamento del Senato”.