Stessa società di rilevazione, la Emg Different di Fabrizio Masia, ma committenti diversi: da un parte la trasmissione di Rai3 Agorà, dall’altra l’agenzia di stampa AdnKronos. E differenti lo sono pure i risultati: se il sondaggio diffuso venerdì mattina per il programma del servizio pubblico registra che la fiducia nel leader della Lega Matteo Salvini ha fatto un salto addirittura del 3%, passando dal 33 al 36% in una settimana.
Con il suo partito il leader della Lega resta saldamente primo al 21,5%, con FdI al 18,6 (-0,5) e Forza Italia che passa dal 6,8 al 7 (più 0,2%), da quello fatto per Adnkronos reso noto nello stesso giorno emerge che la creazione di una federazione di centrodestra tra i partiti di Salvini e Berlusconi, pur trovando un 56% di elettori di centrodestra che si dice favorevole all’unione (il 30% dice no, mentre il 14% preferisce non rispondere) non allarga i consensi. Le due forze separate valgono infatti il 28,5% mentre unite arrivano al 23,8% con una diminuzione del 4,5%.
Il decremento sembrerebbe favorire soprattutto FdI di Giorgia Meloni, che registra un +1,9% ma, si legge nel lancio di Adn, “Si notano spostamenti anche a favore di Coraggio Italia di Luigi Brugnaro e Giovanni Toti (+0,5%), di Noi con l’Italia di Maurizio Lupi (+0,6%) e addirittura di Italia Viva di Matteo Renzi (+0,8%) e in minor misura pure verso Azione di Carlo Calenda (+0,2%)”.
Il progetto caldeggiato da Salvini di creare una federazione, al momento, dunque, non solo non sembra scaldare gli elettori di centrodestra ma addirittura potrebbe avere l’effetto di dirottare voti su partiti estranei al centrodestra come appunto Iv e Azione. Per ora il contenitore è comunque da definire, tra le ipotesi c’è una possibile divisione degli incarichi tra Berlusconi presidente (fu lui a lanciare per primo l’idea nel 2019) e Salvini segretario. Ma tutti i dettagli devono ancora essere discussi e gli azzurri non hanno fretta. E forse, almeno stando a questo primo sondaggio, non hanno tutti i torti.