Ci tiene Raffaele Fitto – il ministro a cui Giorgia Meloni ha affidato il Pnrr – in apertura dell’informativa alle Camere sullo stato di avanzamento dell’attuazione del Recovery plan, a ricordarci che il Governo si è insediato “solo” il 23 ottobre dello scorso anno. Come a dire: le responsabilità dell’attuale esecutivo sui ritardi accumulati sul Piano sono limitate. Il ministro però non demorde e sparge ottimismo sull’arrivo della terza tranche da 19 miliardi, vincolata al raggiungimento dei 55 obiettivi entro il dicembre dello scorso anno.
Il ministro Fitto svicola sullo stato d’avanzamento dei progetti del Pnrr. E rinvia alla relazione di maggio
“Nelle prossime ore ci aspettiamo un superamento delle criticità”, ha detto. Tra cui ci sono quelle relative ai piani urbani integrati, cioè all’inserimento del piano urbano di Firenze con lo stadio Artemio Franchi e quello relativo al piano urbano di Venezia con il Bosco dello sport. Quella dei progetti di teleriscaldamento alimentati anche a gas e quella del regolamento sulle concessioni portuali. Tutte criticità che Fitto fa risalire al governo Draghi.
Sugli obiettivi da raggiungere, invece, entro giugno di quest’anno il ministro dice che ce ne sono tre da rimodulare, sottolineando che “l’interlocuzione con la Ue è per mantenere gli obiettivi” e i finanziamenti “garantendo la loro realizzazione entro il 2026”. Tra questi Fitto ha citato la realizzazione degli asili nido e scuole dell’infanzia, la sperimentazione dell’idrogeno nei mezzi di trasporto pubblico e il progetto Cinecittà.
Ma in conclusione sull’effettivo stato di attuazione del Recovery plan il ministro meloniano rinvia tutto alla relazione semestrale che sarà presentata a maggio. Intanto cerca di dare rassicurazioni sulle intenzioni del governo, a dispetto di quanto è andata dicendo la Lega, di voler spendere tutte le risorse del Piano.
“La partita che abbiamo di fronte è una partita per l’Italia, noi la metteremo in campo con questo spirito e con questo obiettivo”, ha dichiarato. “Siamo in una fase complessa e importante nella quale il Governo ha il quadro chiaro davanti a sé: ha chiaro che bisogna tenere aperto un confronto con la Commissione europea con l’obiettivo di spendere tutte le risorse, di spenderle bene e in modo efficace per avviare una fase di sviluppo di questo Paese anche nelle ricuciture fra Nord e Sud”.
E invoca il coinvolgimento delle Camere. Sui temi e sul percorso del Pnrr ‘’il governo è aperto a qualsiasi confronto di merito. Lo vogliamo fare senza costruire polemiche, lo vogliamo fare in Parlamento. E vogliamo farlo anche nella consapevolezza che la partita che abbiamo di fronte è, come tutti amiamo dire al di là delle parti politiche, una partita per l’Italia’’, ha insistito. Riguardo ai ritardi imputabili al provvedimento che ridisegna la governance del Pnrr ricorda che il Dpcm di attuazione del decreto legge è stato firmato ieri mattina dalla presidenza del Consiglio, spiegando che non ha trovato “attuazione fino alla data odierna” (ieri, ndr).
Perciò le “criticità” sulla governance riportate anche dalla relazione della Corte dei Conti che riguarda il periodo dall’avvio del Piano fino allo scorso 31 dicembre non possono essere imputate al decreto stesso. Ancora una volta la colpa è di Draghi. Vanno all’attacco le opposizioni. “Avremmo voluto ascoltare finalmente parole di verità sui progetti che il governo ritiene non realizzabili, quelli che intende ricalibrare, quelli su cui è in atto un confronto con l’Ue, ma purtroppo anche di queste cose non si hanno notizie”, afferma il dem Marco Sarracino.
“Siete al governo da sei mesi e abbiamo capito che siete bravissimi solo a tagliare: tagli alla sanità, tagli alla scuola, tagli a opzione donna, tagli al reddito di cittadinanza, tagli agli investimenti. Siete diventati più austeri di un qualsiasi governo Monti. Tra una sforbiciata e l’altra non potete ricordarvi che avete 200 miliardi da spendere? Vi definite patrioti, ma siete patrioti al contrario. Vi definite sovranisti, ma anche oggi dimostrate di essere un governo nemico degli italiani, che butta al vento un’occasione di rilancio per il nostro Paese”, dichiara dal M5S, Chiara Appendino.