Nessun bando, ma un affidamento diretto da 8 milioni di euro. E non a un’associazione qualunque, bensì alla sua ex Croce Rossa. Il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, ha lanciato il progetto Pronto soccorso con una delibera di giunta, proposta da lui stesso, che prevede lo stanziamento per la Croce Rossa. Di cui Rocca è stato presidente fino a poche settimane fa. Motivo in più, per le opposizioni, per chiedere chiarimenti e lamentare l’affidamento senza alcun bando di gara.
Nessun bando, ma un affidamento diretto da 8 milioni di euro. E non a un’associazione qualunque, bensì alla Croce Rossa
La Regione spiega che il progetto nasce con l’obiettivo di “migliorare i processi di relazione tra il cittadino e i servizi resi dalle strutture ospedaliere” del servizio sanitario regionale, puntando a “trasformare radicalmente l’esperienza dei cittadini nell’assistenza sociosanitaria”. Ragione per cui la giunta ha stipulato una convenzione con un soggetto privato, la Croce Rossa appunto, che prevede l’intervento dei volontari dell’ente nelle strutture sanitarie del territorio. Il loro compito sarà quello di ”potenziare i servizi di accoglienza, umanizzando il percorso del paziente e fornendo informazioni fondamentali ai familiari”.
Un’iniziativa che si basa sul potenziamento dell’accoglienza e sul miglioramento del percorso del paziente all’interno delle strutture. Nel progetto si prevede una particolare attenzione per i pronto soccorso, luoghi in cui i volontari dovranno facilitare l’accesso in particolare per alcuni casi, come quelli di violenza di genere (codici rosa), offrendo anche “un’accoglienza speciale a bambini e adolescenti nei casi di violenza e maltrattamenti”. Per Rocca si tratta di un investimento sulla salute che “testimonia concretamente l’importanza di un approccio empatico e umano nella fornitura di servizi sanitari”.
Il Pd protesta contro l’affidamento diretto del servizio nelle strutture sanitarie da parte della Regione Lazio
Il punto, però, è un altro e non riguarda tanto il progetto di per sé quanto le modalità con cui viene messo in campo. Vengono stanziati 8 milioni per il biennio 2024-2025, ma lo si fa senza alcuna gara pubblica. La normativa prevede, invece, che gli affidamenti diretti possano avvenire entro una soglia massima di 140mila euro.
Un dettaglio non di poco conto, tanto che il consigliere regionale del Pd, Massimiliano Valeriani, ha annunciato che chiederà la convocazione di una commissione Sanità straordinaria, sollecitando la partecipazione dello stesso Rocca, per “conoscere i dettagli di questa ennesima carineria nei confronti del privato”. “Non si possono assegnare 8 milioni di fondi regionali a un soggetto privato senza un bando e una gara pubblica”, sottolinea Valeriani. Tanto più, viene da pensare, se quel soggetto privato è legato all’attuale presidente della giunta regionale.