C’è voluto più tempo del previsto, ma alla fine ieri sera si è arrivati alla quadra, con i nomi dei componenti dei Cda delle partecipate pubbliche per i prossimi tre anni. Un lavoro non facile, dal quale escono organi complessivamente di buon livello. Ma andiamo per ordine, partendo dall’Eni, dove si è consumato il caso più difficile con la conferma dell’Ad uscente, Claudio Descalzi. Oltre alla presidente Lucia Calvosa, discussa per essere in uscita dal Cda della società editrice del Fatto Quotidiano (giornale molto critico con Descalzi per le sue vicende giudiziarie) è stato in particolare il sottosegretario M5S Stefano Buffagni a spingere un sindaco coriaceo come Giovanna Ceribelli, la coraggiosa commercialista che ha scoperchiato una serie di scandali e tangenti nella sanità lombarda. Nel Cda arrivano invece Emanuele Piccinno, Nataly Tocci, Monica Mandelli e Filippo Giansante indicato dal Mef. Sindaci anche Mario Notari e Marco Seracini.
ENEL E POSTE PROMOSSE. In Enel l’Amministratore delegato Francesco Starace potrà completare il suo piano industriale che punta in pochi anni a una completa decarbonizzazione della produzione, con l’avvovato Michele Crisostomo come presidente. Nel Cda va Costanza Escapon, abile manager della comunicazione che conosce bene l’azienda per averci già lavorato anni fa. Spazio poi ad Alfredo Macchi, Marina Mazzuccato e Pinella Pellegrini. In Finmeccanica Leonardo, oltre ad Alessandro Profumo, confermato tra non poche polemiche e con l’intesa che cederà al presidente alcune deleghe di peso, sarà presidente il generale di corpo d’armata della Guardia di finanza e attuale capo dell’Aise (i nostri servizi segreti all’estero) Luciano Carta, molto apprezzato dal premier Giuseppe Conte e dal Quirinale. Nel Cda entra l’ex ministra Federica Guidi, Paola Giannetakis, e Carmine America.
In Poste, i risultati sono stati talmente brillanti da portare – unico caso – alla conferma dell’Ad Matteo Del Fante e della presidente Maria Bianca Farina. Decisione quest’ultima di certo non sgradita a Forza Italia (tendenza Gianni Letta) e che potrebbe tornare utile nel caso servisse alla maggioranza qualche aiutino in qualche voto in Parlamento. In consiglio entrano Bernardo De Stasio e Emanuela Paola Banfi. Cambio radicale in Terna, dove presidente è Valentina Bosetti e Ad Stefano Donnarumma (nella foto), in arrivo dall’Acea di Roma dove l’aveva chiamato la sindaca Virginia Raggi, ricompensata con i migliori bilanci dell’intera storia della multiutility capitolina. Nel Cda entra Alessandro Faella.
In Enav il capo azienda sarà Paolo Simionini, proveniente dalla municipalizzata dei trasporti pubblici Atac di Roma, e Francesca Isgrò presidente. Nello stesso consiglio anche Laura Cavallo. Delicata la designazione per il Monte dei Paschi di Siena, dove l’Ad sarà Guido Bastianini, ex numero uno della Carige. Nel Cda Nicola Maione e Roberto Raho. Un quadro non ancora completo al momento in cui andiamo in stampa, a testimonianza di una giornata lunga e complessa durante la quale non è stato facile andare avanti di fronte a veti e contrappesi imposti dalle forze di maggioranza. Per il Movimento ha trattato il sottosegretario Riccardo Fraccaro, a un certo punto ampiamente assistito dal vice ministro Stefano Buffagni, riuscito a dare una svolta nei momenti più difficili delle trattattive, bloccando nomi indigeribili e supportando scelte innovative come quella della Ceribelli.