La Corte di Giustizia Onu ha assolto la Russia con sentenza definitiva dall’accusa di essere uno Stato terrorista. Con l’aria che tira, mi meraviglio di tale indipendenza di giudizio.
Wilma Corrieri
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Gentile lettrice, non si meravigli troppo. Le sentenze sono come i funghi: spuntano fuori solo se c’è stata pioggia. Nel caso specifico ad innaffiare è stato sicuramente un intervento americano. Ma come, l’America si muove a favore della Russia, chiederà lei? Sì, paradossalmente è così. Le riassumo i fatti. La causa era stata mossa nel 2017 dall’Ucraina, che accusava la Russia di essere “uno Stato terrorista” perché avrebbe fornito denaro e armi ai secessionisti del Donbass. La sentenza ha rigettato l’accusa, affermando che non c’è prova di invio di denaro ai secessionisti e che, per quanto riguarda la fornitura di armi, essa di per sé in base alle leggi non costituisce elemento che caratterizzi uno Stato come terrorista. Immagini cosa sarebbe successo se la Corte avesse adottato il principio contrario, cioè che la fornitura di armi è terrorismo. Apriti cielo! Gli Stati Uniti sarebbero diventati ipso facto lo Stato più terrorista del pianeta, dato che forniscono armi ai secessionisti di mezzo mondo, compresa Taiwan, che la Cina considera una provincia secessionista, e compresi i secessionisti curdi di Siria. È facile immaginare che la Corte sarebbe stata inondata di imbarazzanti e indifendibili ricorsi contro Washington per terrorismo. Questa riflessione certo non è sfuggita alla Presidentessa della Corte, che guarda caso è una cittadina statunitense. Come vede, i funghi non nascono dal nulla.
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