Con un ragionamento che non fa una piega uno studioso del Cnr smonta la propaganda del governo sul nucleare. “Scarseggiano in Italia siti, soldi, tempo e le tecnologie indicate dal governo non ci sono”, nei piani “si dice che vogliamo abbassare le bollette ma siccome le tecnologie che vogliamo fare in Italia non ci sono, non si conosce il costo, è solo una promessa”. Nicola Armaroli, dirigente di ricerca Cnr, lo dice in audizione alle commissioni Ambiente e Attività produttive della Camera, provocando l’ira di Forza Italia.
Un discorso che non fa una piega
“L’affermazione che le rinnovabili da sole non bastano oggi è vera, ma è destinata a cambiare con le nuove tecnologie. Il rischio, con il nucleare, è ritrovarsi in mano un oggetto molto costoso e superato”, argomenta il dirigente di ricerca del Cnr.
Per il piano nucleare italiano il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto “ha parlato di piccoli reattori modulari e di fusione. Però allo stesso tempo il ministro ha dichiarato che l’Italia non punterà a grandi centrali. Quindi le tecnologie su cui l’Italia punta oggi, i piccoli reattori e a fusione, non esistono”, precisa il ricercatore.
“Il ddl parla anche di cose molto importanti come sicurezza nazionale, indipendenza energetica, approvvigionamenti eccetera”, prosegue Armaroli, ma “l’uranio che è la fonte primaria per alimentare i reattori nucleari, il 43% della produzione è concentrato in un unico paese che è il Kazakistan, non c’è nessuna fonte di energia così concentrata al mondo”.
La reazione stizzita del deputato di Forza Italia
“Pensavo ci fosse un politico fazioso e con una rappresentazione unilaterale piuttosto che un rappresentante della scienza. Perché abbiamo sentito una versione così totalizzante e negativa con questo dualismo rinnovabili nucleare, quando una persona coi piedi per terra sa benissimo che non sono alternativi”, ha replicato l’azzurro Luca Squeri.
“Una versione così faziosa e antagonista che non lascia spazio a nessuna analisi positiva – ha aggiunto auspicando un confronto più approfondito sul tema – non so quanto faccia bene a chi dovrebbe rappresentare una visione così critica ma non faziosa come quella che ha fatto Armaroli”, conclude Squeri.
La solidarietà allo studioso di Avs e M5S
“Solidarietà al professor Nicola Armaroli, ricercatore del CNR attaccato dal deputato di FI Luca Squeri durante le audizioni sul nucleare per aver osato riferire dati oggettivi e scientificamente dimostrabili. Squeri non ha tollerato che Armaroli abbia riferito che il nucleare non è realizzabile nel nostro Paese perché al momento non esistono le tecnologie, non si sa quali saranno, quanto costeranno e dove potranno essere realizzati gli impianti per via della fragilità dei nostri territori. Tanto è bastato perché Squeri definisse la relazione ‘faziosa e antagonista’, un comportamento che certifica la violenza della destra quando la ricerca presenta con rigore scientifici dati che vanno contro le loro narrazioni. La scienza e la ricerca sono libere e non si faranno certo imbavagliare dagli esponenti di questa maggioranza”. Così la capogruppo AVS nella commissione Attività produttive della Camera, Francesca Ghirra.
“È proprio vero che non c’è peggior sordo di chi non vuole sentire. Un proverbio che calza a pennello per chi nel centrodestra continua a insistere sulla necessità di puntare sull’energia nucleare nel nostro Paese. Ancora più grave è che il governo stia portando avanti un disegno di legge nonostante le audizioni degli esperti sul tema siano ancora in corso. Pareri che anche oggi, alla Camera, hanno dimostrato come la direzione seguita dalla maggioranza sia fallimentare, come spiegato anche da Nicola Armaroli, dirigente di Ricerca del Cnr e uno dei massimi esperti sul tema”, dice la deputata M5S Emma Pavanelli, capogruppo in commissione Attività produttive.