Doccia fredda per il vaccino di AstraZeneca e Oxford. Con una notizia che era nell’aria, si allungano i tempi per l’autorizzazione all’uso del siero come ha fatto sapere, in un’intervista al quotidiano belga Het Nieuwsblad, il vice direttore esecutivo dell’Agenzia europea del farmaco, Noel Wathion, secondo cui è “improbabile” un via libera dell’Agenzia europea del farmaco (Ema) entro il mese di gennaio. “Non hanno ancora fatto domanda”, ha spiegato Wathion che ha sottolineato anche come “servono altri dati sulla qualità del vaccino”. Chi, invece, non cambia idea è l’ente regolatorio della Gran Bretagna (Mhra) che dovrebbe autorizzare il farmaco in questi giorni tanto che gli inglesi sperano di poter cominciare la distribuzione già il 4 gennaio.
Ma se per AstraZeneca è spuntato un piccolo intoppo, non accenna a frenarsi la corsa al vaccino da parte dell’Unione europea. Proprio oggi la Commissione Europea ha deciso di esercitare l’opzione di prendere da Pfizer e BionTech “100 milioni di dosi aggiuntive”, rispetto alle 200 milioni di dosi già previste, del vaccino contro la Covid-19 che “già viene usato per vaccinare le persone in tutta l’Ue”. A darne notizia è la presidente Ursula von der Leyen secondo cui, con questo ulteriore accordo, “avremo 300 milioni di dosi di questo vaccino, che è stato giudicato sicuro ed efficace” e a cui ne “seguiranno altri” ancora da approvare. Una decisione, quella presa dalla Commissione, che arriva all’indomani della conferma che la Germania ha deciso di procedere unilateralmente ad acquistare da Pfizer e BionTech altri 30 milioni di dosi del vaccino, aggiuntivi a quelli preacquistati dalla Commissione.