Una fossa comune che potrebbe contenere fino a 200 corpi è stata scoperta a Raqqa, l’ex ‘capitale’ dell’Isis nel nord della Siria. A dirlo è stato un funzionario della città, Abdallah al-Eriane, secondo quanto riportato da Al Arabiya. Secondo al-Eriane, finora – tra civili ed estremisti – sono stati recuperati circa 50 corpi. La fossa era stata scavata sotto un campo di calcio, vicino all’ospedale in cui i combattenti dell’Isis si erano trincerati prima di essere cacciati dalla città nell’ottobre del 2017.
Intanto, dopo giorni di stallo, ieri gli ispettori dell’Opac, l’Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche, sono riusciti a visitare uno dei siti di interesse a Douma, non lontano da Damasco, raccogliendo dei campioni da analizzare in connessione con il presunto uso di armi chimiche contro i civili del 7 aprile scorso. Gli ispettori sarebbero dovuti entrare nella città mercoledì, ma la visita era stata ritardata dopo che un team di valutazione dei rischi dell’Onu era stato attaccato a colpi d’arma da fuoco mentre effettuava controlli.