C’è sempre spazio sia per il serio che per il faceto a Viva Rai 2. Tra gag con cartelloni di protesta esibiti fuori dal glass che riportano scritte come “Vogliamo dormire” ed esibizioni musicali in strada, Fiorello affronta temi spinosi come la Terza Guerra Mondiale paventata dal russo Dmitri Medvedev o la cultura fascista che rappresenta la base di partenza dell’ideologia politica di Giorgia Meloni e di Fratelli d’Italia.
Un’italiana ad Algeri. Fiorello cita Rossini e lancia un servizio-parodia in stile l’Istituto Luce
La prima notizia annunciata dallo showman, infatti, ha riguardato proprio il premier. “Iniziamo subito con le buone notizie”, ha esordito mostrando il titolo de Il Tempo che annuncia Guerra al caro prezzi. Addio al gas russo grazie all’Algeria. Meloni: “Italia hub energetico Ue”.
“La notizia è quella che ieri lampeggiava su tutti i giornali. Noi abbiamo aspettati perché, come sapete, il nostro presidente del Consiglio è andata in Algeria. Lo sanno tutti”, ha aggiunto. Poi, rivolgendosi al collega e amico Fabrizio Biggio, ha osservato: “Sai che ci ho pensato a questa cosa qua? Cioè la Meloni in Algeria: c’è un’italiana ad Algeri. Sai che cos’è? È il titolo di un’opera di Rossini”.
Infine, il richiamo al Ventennio Fascista. Con nonchalance e sarcasmo, il conduttore ha esclamato: “Chissà come avrebbe commentato la notizia l’Istituto Luce, il cinegiornale dell’Istituto Luce – e ha precisato –. Ma non c’è più”. Subito dopo, ha mandato in onda un servizio, parodia dei cinegiornali tipicamente trasmessi al cinema o alla radio durante il periodo fascista che inneggiava il premier.
Da Giorgia Meloni a Medvedev, Fiorello ironizza sulla Terza Guerra Mondiale e su Sanremo
Dalle radici fasciste di Fratelli d’Italia alla Russia, il passo è breve a Viva Rai 2. Esaurita la parentesi di Meloni in Algeria, Fiorello si è concentrato sul conflitto russo-ucraino.
“Andiamo a una di quelle notizie che ti fanno stare bene. Perché queste notizie ci sono. Noi dobbiamo dare delle belle notizie. La gente ha bisogno di buone notizie”, ha detto. “Ed io, ogni volta che parla Medvedev, l’ex presidente della Russia, io mi sento bene”, ha ironizzato. “Non vedo l’ora. Spesso mi chiedo: ‘Ma quando parla Medvedev?’. Io lo sento e poi, per tutta la giornata, sto bene. Eccolo qua: Medvedev: ‘Si avvicina la Terza Guerra Mondiale’”, ha letto.
“Che bello”, è stato il pronto commento di Biggio.
A questo punto, lo showman ha rivolto lo sguardo in camera rivolgendosi direttamente all’ex presidente russo. “Ma giusto adesso?”, ha domandato con preoccupazione. “C’è Sanremo!”, ha tuonato. “Al limite dall’11, dai, dall’11 febbraio. Anzi, facciamo anche il promo: ‘E dopo Sanremo, la Terza Guerra Mondiale’”, ha concluso con sarcasmo.
Subito dopo, per sottolineare il clima di pace che sta già caratterizzando il nuovo anno, ha inquadrato un titolo di la Repubblica. “L’Australia acquisterà mine sottomarine per far fronte alla minaccia cinese”, ha letto. Per poi rimarcare: “Io lo dicevo: il 2023 sarà un anno sereno. Questi comprano mine, quello ci minaccia con la guerra. Cioè… ma che dobbiamo fare?”, ha chiesto, non senza una punta di sconforto.