di Nicoletta Appignani
Generalmente quando una testata pubblica una notizia inesatta, il giornalista che l’ha scritta e il direttore responsabile ricevono una rettifica. Magari anche un esposto all’ordine dei giornalisti. Nel peggiore dei casi una querela, generalmente per diffamazione. Ma una richiesta di risarcimento danni a causa di una linea editoriale critica nei confronti di qualcuno o qualcosa, è davvero un evento inedito. È successo a Marsala, dove il sindaco Giulia Adamo ha deciso di rivolgersi a un avvocato per chiedere un risarcimento danni di 50 mila euro a Giacomo Di Girolamo, direttore responsabile del quotidiano on-line Marsala.it. L’udienza è prevista per il prossimo ottobre e il primo cittadino si è costituito in sede civile in nome e per conto del comune di Marsala. Nessuna contestazione precisa, nessuna inchiesta nel mirino. A generare l’ira del sindaco è la linea critica nei confronti della sua amministrazione, che andrebbe a ledere non la sua immagine ma quella della città intera. “Giulia Adamo durante la precedente amministrazione mi considerava il miglior giornalista di Marsala – spiega il direttore Di Girolamo – mi indicava come modello perché le piacevano le mie posizioni critiche nei confronti del precedente sindaco. Poi, quando è stata eletta, ho continuato a svolgere il mio lavoro anche con la sua amministrazione. Per prima cosa mi ha tolto il saluto”.
Inchieste scomode
Alla base dei problemi sembrerebbe esserci un articolo pubblicato da Marsala.it nel 2012, nel quale si parla della falsa documentazione presentata a supporto del progetto di messa in sicurezza del porto di Marsala. Un’opera che rientra tra le promesse elettorali di Giulia Adamo. Una carta vincente. Si scopre però che nel fascicolo a supporto del progetto ci sono alcuni “punti oscuri”. Una zona protetta improvvisamente risulta edificabile. Tant’è che la Procura di Trapani apre un’indagine.
Nessuna rettifica
Tuttavia “per le inchieste di Marsala.it non è mai arrivata neanche una smentita del Comune”, spiega Di Girolamo. In compenso sono piovute critiche. “Durante un consiglio comunale il sindaco ha dichiarato che non sono degno di essere considerato marsalese”, conclude il direttore. E ora bisognerà attendere ottobre, per capire se un giornalista sia libero o meno di criticare un’amministrazione. I politici hanno fatto capire come la pensano. Adesso tutto dipende dai giudici.