La risposta di San Marino è arrivata alla polemica sollevata da Thomas Müller, dopo che la Germania ha vinto 8-0 la partita di qualificazione al Mondiale. “Non capisco il senso di partite così impari come queste, a maggior ragione con un calendario così fitto”, aveva dichiarato il calciatore tedesco, non proprio campione di simpatia. “Capisco che per loro è particolare giocare contro i campioni del mondo, capisco anche che si possano difendere solo con interventi duri. Proprio per questo però mi chiedo se queste non siano partite che portano a rischi inutili”, aveva concluso. “È servita a ricordare a centinaia di giornalisti di tutta Europa che esistono ancora ragazzi che inseguono i loro sogni e non i vostri assegni”, ha replicato Alan Gasparoni, responsabile della comunicazione della nazionale di San Marino. Ma è pure”servita alla tua Federazione (e anche alla nostra) per incassare i soldi dei diritti d’immagine con i quali, oltre a pagarti il disturbo, possono costruire impianti per i ragazzi del tuo paese, scuole calcio, stadi più sicuri… La nostra Federazione, ti svelo un segreto, costruirà un nuovo campo da calcio in un paesino sperduto che si chiama Acquaviva. Tu avresti potuto costruirlo con sei mesi del tuo stipendio, noi lo faremo con i diritti di 90 minuti di partita. Non male no?”
Ma risposta a Müller della federazione di San Marino è però arrivata in dieci punti. E non senza ironia. “Hai ragione tu. Le partite come quella di venerdì sera non servono a nulla. A te. D’altra parte, caro Thomas, a te non serve venire fino a San Marino quasi gratis in un week end in cui, senza la Bundesliga, saresti potuto stare con tua moglie sul divano della tua villa di lusso oppure chissà, avresti potuto prendere parte a qualche evento organizzato dagli sponsor incassando diverse migliaia di euro. Io ti credo ma mi permetto di darti 10 buoni motivi per cui penso che la partita San Marino–Germania sia stata molto utile e magari tu ci rifletti bene e mi fai sapere la tua”.
Nell’elenco San Marino ha rammentato a Müller che la gara “è servita a far capire ai tuoi dirigenti (fallo sapere anche a Beckenbauer e Rummenigge) che il calcio non è di loro proprietà ma è di tutti coloro che lo amano tra i quali, che lo vogliate o no, ci siamo anche noi”. Ma soprattutto “è servita a farmi capire che anche se vestite il modello più bello di divise dell’Adidas sotto sotto siete sempre quelli che mettono i calzini bianchi sotto i sandali”.
Ecco la lista completa preparata da Gasparoni.