Sicilia, alcuni migranti sono fuggiti durante la sosta di un bus in un’ aerea di servizio. Ad Ancora arriva il sesto sbarco dall’inizio del 2023 e il nuovo sindaco di destra chiede lo stop ai nuovi arrivi in città.
Sicilia, il bus si ferma per una sosta e 20 migranti fuggono
Una vicenda che ha dell’incredibile è avvenuta in Sicilia: un pullman partito da Trapani Milo si è fermato alla stazione di servizio di Caracoli sull’autostrada Palermo-Catania per una sosta e i migranti che erano a bordo sono fuggiti. Erano circa una ventina si 70 migranti divisi in 5 bus diretti a Catania. Immediatamente sono scattate le ricerche da parte di polizia e carabinieri: alcuni sono stati ritrovati mentre altri hanno fatto perdere le proprie tracce. I pullman erano stati messi a disposizione dall’Ast, la società partecipata della Regione.
Il sindaco di Ancona chiede lo stop a nuovi arrivi
Ad Ancona è arrivata la nave Humanity 1 dell’Ong tedesca Sos Humanity, con a bordo 106 migranti salvati quattro giorni fa davanti alle coste della Libia. Si tratta del sesto sbarco dall’inizio dell’anno nella città. Tuttavia, quest’ultimo sbarco ha trovato forte critiche da parte del nuovo sindaco di destra Daniele Silvetti: “Sotto il profilo dell’accoglienza il Comune di Ancona è saturo. Ho parlato con il sottosegretario al ministero dell’Interno, Emanuele Prisco, e gli spiegato che la terza nave in due mesi sta mettendo in difficoltà la città. Gli ho manifestato il nostro disagio non nell’accoglienza, ma nella gestione di questi flussi di persone”. Attualmente sono 500 richiedenti asilo accolti ad Ancona. Il primo cittadino e l’assessore ai servizi sociali, Manuela Caucci hanno chiesto di bloccare la possibilità di nuovi migranti accolti presso le strutture di competenza comunale col sistema Sai (ex Sprar). “Quattrocento migranti su tre navi nel giro di due mesi – ha spiegato Silvetti- sono un dato piuttosto importante. Ho fatto presente a Prisco questo tipo di disagio non nell’accoglienza, ma nel gestire questa emergenza”.
“Non ci sottraiamo ai doveri dell’accoglienza – ha ribadito – ma le strutture sono sotto pressione perché oltre all’ordinario devono gestire questo straordinario“. “Ho anche chiesto al presidente della Regione Acquaroli di valutare la possibilità di una deroga al numero di unità nei centri per i minori” ha aggiunto. “Ancona sta dando un grande contributo – ha sottolineato – che però non vorremmo fosse preso come disponibilità all’infinito. Abbiamo dei numeri, abbiamo delle strutture occupate oltre misura. Riusciremo a gestire questa emergenza sociale ancora per poco. Ho già fatto presente questo fatto durante il comitato per l’ordine e la sicurezza con il prefetto, il questore e le altre autorità”.
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