A raccontarlo non ci si crederebbe. E invece basta leggere la deliberazione della Corte dei conti della Regione Sicilia. Dopo una manciata di giorni di consiliatura tutti i gruppi consiliari, nessuno escluso, presentano irregolarità in fatto di rendicontazione. Uno spaventoso en-plein che lascia basiti. Dal Pd ai Cinque stelle, da Forza Italia fino a Udc e varie liste civiche, sono emerse, scrivono i magistrati contabili, “alcune difformità alle prescrizioni e determinate carenze nella produzione della documentazione”. Eppure parliamo davvero di pochissimi giorni presi in esame: “I rendiconti non riguardano l’intero anno solare 2017 – si specifica nella relazione – ma il periodo compreso tra la data di costituzione di ciascun Gruppo (a seconda dei casi, il 15, il 20, il 21 o il 22 dicembre) ed il successivo giorno 31”. Risultato: in meno di due settimane di tempo, contando pure festività e domeniche, tutti i gruppi sono stati capaci di consegnare una rendicontazione sbagliata o carente. Qualche esempio? Partiamo dal Movimento cinque stelle che vede in Giancarlo Cancelleri il suo esponente più in voga in terra sicula. Tra le altre cose i magistrati chiedono ai pentastellati di “chiarire per quali ragioni, a parità di qualifica, mansioni e livello professionale, ad uno dei tre dipendenti impropriamente definiti come stabilizzati, assunti con i contratti di lavoro già prodotti, sia stato riconosciuto un superminimo assorbibile pari ad € 970,00, superiore a quello quantificato per gli altri due lavoratori che sembrerebbero trovarsi nelle medesime condizioni”.
Un trattamento di favore che non troverebbe logica. Senza dimenticare, ancora, “la corrispondenza biunivoca tra la retribuzione e l’entità del contributo erogato dall’A.R.S.” che “appare comunque censurabile sotto i profili della ragionevolezza e del contenimento dei costi della spesa pubblica”. Altro che tagli ai costi della politica. Critiche fotocopia sono mosse anche al Pd, in un’inaspettata alleanza bipartisna dell’irregolarità.
Forza Italia ha fatto ancora meglio, dato che non ha proproi consegnato i contratti di lavoro stipulati con il personale dipendente e ora dovrà produrli “al fine di verificare se siano stati rispettati i parametri relativi alla quantificazione delle retribuzioni ed al contenimento della spesa”.
Tw: @CarmineGazzanni