Da una parte eventi meteorologici estremi come grandinate, nubifragi e trombe d’aria. Dall’altra la siccità che mette in ginocchio il Centro e il Sud Italia. Il report dell’Osservatorio Anbi sulle risorse idriche evidenzia questi due aspetti. Il primo va ad analizzare due soli giorni, il 21 e il 22 luglio: in poche ore in Italia ci sono stati 54 eventi estremi tra grandinate anomale e raffiche di vento, con la caduta di alberi e danni alle abitazioni.
Le piogge più violente nelle Marche e in Friuli. Il secondo è invece il dato ritenuto più eclatante della settimana: l’invaso di Occhito, un bacino da 250 milioni di metri cubi d’acqua tra Molise e Puglia, al servizio dell’agricoltura del Tavoliere e fonte di acqua potabile, ha visto ridursi i propri volumi di oltre 15 milioni di metri cubi in soli otto giorni.
Siccità, l’agricoltura al Sud rischia di restare senza acqua
D’ora in poi l’acqua dell’invaso servirà quasi esclusivamente per l’uso potabile, facendo prevedere che per la metà di agosto la Capitanata non avrà più risorse per irrigare i campi. In totale negli invasi foggiani restano meno di 94 milioni di metri cubi d’acqua e in una settimana si sono svuotati di ben 16 milioni. Inoltre con il timore che, come negli scorsi anni, il periodo secco si prolunghi fino a inizio novembre, per poi essere interrotto da eventi estremi. Il rischio di vedere inaridita la pianura foggiana e ampie porzioni di territorio salentino “è reale”, sottolinea Francesco Vincenzi, presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue.