La sola ipotesi di alleanza con la Lega ha provocato un terremoto nel Movimento 5 Stelle. “Con la Lega ci può essere una convergenza, se si libera dei suoi elementi più propagandistici. Se vuole fare un ragionamento serio, senza posizioni estremiste”, ha detto il deputato del M5S, Carlo Sibilia, in un’intervista. Il collega Alessandro Di Battista è intervenuto a stroncare l’idea: “Lo dico per la miliardesima volta. Il M5S non apre alla Lega, ai fuori-usciti del PD, non apre a nessun soggetto responsabile dei disastri in Italia”, ha scritto Dibba su Facebook, ribadendo: “Il M5S non fa alleanza con nessuno, valuta i provvedimenti punto per punto e se ritiene che siano utili all’interesse generale li vota”. Di Battista ha quindi dettato la linea: “Se vogliamo controllare i flussi migratori e combattere l’oscena mangiatoia che hanno creato sull’immigrazione clandestina dicono che apriamo alla Lega. Ma quando mai? La Lega ha governato e tutt’ora in molte realta’ governa persino con il partito Di Alfano, quel partito immischiato nello scandalo del C.A.R.A. (Centro Accoglienza Richiedenti Asilo) Di Mineo”.
Così anche Sibilia è stato costretto a smentire: “Purtroppo appena apri bocca, si aggiungono quelle magiche paroline ‘alleanza’ e ‘Lega’ nella stessa frase così da far pensare al lettore sprovveduto che il Movimento stia mutando geneticamente. Parole mai messe insieme”. Quindi il parlamentare campano si è lamentato: “Nel corso di questi anni in Italia non si riesce a fare un discorso diverso da questo. Se parli di immigrazione o sei leghista o sei di estrema sinistra. Non puoi solo avere buon senso. Sull’immigrazione il nostro è diventato un mantra: combattere il business dei migranti, accogliere chi ha diritto aderendo al progetto Sprar e rimpatriare chi è irregolare (snellendo le procedure)”.