“Non solo non mi pento, ma sono anche orgoglioso”. Vladimir Kara-Murza è in arresto in Russia dallo scorso aprile. Ci sono tre procedimenti penali contro di lui: per tradimento, “notizie false” sull’esercito russo e lavoro per Open Russia, una “organizzazione indesiderabile”.
Il cronista russo Vladimir Kara-Murza è accusato di tradimento diffusione di notizie false e di aver lavorato a Open Russia
Il 6 aprile, il pubblico ministero ha chiesto 25 anni di carcere. Due giorni f Kara-Murza ha presentato il suo ultimo appello davanti al tribunale della città di Mosca. Il suo discorso, che ha il sapore di un testamento nella Russia di Putin che non ammette oppositori, è un esercizio di libertà.
“Il giudice capo – ha detto in Aula Kara-Murza – mi ha detto mentre fornivo la mia testimonianza che il “pentimento” sarebbe un fattore attenuante. Anche se c’è poco divertimento in quello che sta succedendo intorno a me, non ho potuto fare a meno di sorridere. Sono i criminali che dovrebbero pentirsi per quello che fanno. Ma sono in prigione per le mie opinioni politiche. Per essermi espresso contro la guerra in Ucraina. Per anni di lotta contro la dittatura di Putin”.
Murza ha spiegato che il suo unico cruccio è di non essere riuscito “a convincere abbastanza i miei compatrioti e politici dei paesi democratici che tipo di minaccia sia l’attuale regime al Cremlino rappresenta per la Russia e il mondo intero”.
“Ma so che ci sarà un giorno – ha detto Vladimir Kara-Murza – in cui questa oscurità si dissiperà nel nostro paese. Quando il colore nero sarà chiamato nero e il colore bianco sarà chiamato bianco. Quando finalmente i funzionari ammetteranno che 2 moltiplicato per 2 fa 4, quando la guerra si chiemrà guerra, l’usurpatore si chiamerà usurpatore, e quando le persone che hanno iniziato e condotto questa guerra verranno proclamate criminali invece di coloro che hanno cercato di fermarla. Questo giorno è inevitabile, come quando arriva la primavera anche dopo il più freddo degli inverni”.
Secondo Kara-Murza “quel giorno la nostra società aprirà gli occhi e sarà terrorizzata quando si renderà conto di quali orribili crimini sono stati commessi per suo conto. Questa presa di coscienza aprirà una strada lunga e difficile, ma molto importante per la Russia verso la restaurazione e la ripresa, in quanto ritornerebbe alla società dei paesi civili.”
Diverse decine di giornalisti indipendenti ieri hanno chiesto il rilascio di Kara-Murza in una lettera, in cui definiscono “infondate” e “ciniche” le accuse e parlando di processo”politico”. “Kara-Murza -è un vero patriota che nei primi giorni di guerra si è già espresso contro l’aggressione russa. Ma oggi in Russia difendere la pace e la fine della guerra è un crimine”, puntualizza la lettera che denuncia il ritorno della Russia “alle pratiche staliniste del terrore politico”.
Nonostante il suo precario stato di salute, la giustizia russa ha prorogato fino ad agosto la carcerazione preventiva per l’oppositore 41enne, arrestato nell’aprile 2022, dichiarato agente straniero e considerato prigioniero di coscienza da Amnesty International.
“Si tratta di un palese tentativo di annullare qualsiasi critica al Cremlino e scoraggiare il contatto con la comunità internazionale”, ha scritto Human Rights Watch. Anche per Putin la verità è un tradimento. Kara-Murza è sopravvissuto a due avvelenamenti quasi fatali nel 2015 e nel 2017. Ora deve sopravvivere alla legge di Putin.