Ancora una serata in compagnia dell’esilarante Maurizio Crozza per la seconda serata del Festival di Sanremo. E si parte col botto, con l’imitazione del presidente Mattarella che si congratula con Conti e De Filippi : “Questa mattina ho sciolto le Camere. Gentiloni non l’ho avvertito, ma lui è uno di buon carattere. Se lo metti a governare, governa. Se lo metti alle finestre, fa i vetri. Vi affido il compito di formare il nuovo governo. Per i ministri, fate come volete: Mannoia, Masini. Tanto al posto di Padoan farebbero bene comunque, anche Clementino, anche se non so chi minchia sia. Consiglio solo di mettere Al Bano al posto di Alfano agli Esteri. Cambierebbe una consonante ma si raddoppierebbe l’efficacia dell’inglese”.
Via la parrucca quirinalizia e torna Crozza nelle vesti di Crozza. E giù a menare su tutti: dai conduttori (“Ieri sera metà Italia vi ha guardati, l’altra metà si è divertita”), Totti (“Er Pupone? Ha 40 anni e lo chiamiamo ancora Pupone?”), la bassa natalità (“Italiani, poggiate il telecomando, avvicinatevi al partner e trombate! Fate figli!”). La parte sulla natalità si è allungata assai: “Viviamo in un paese in cui ci sono più sushi bar che asili nido. In cui una donna assunta al nono mese di gravidanza va in prima pagina come se Trump avesse limonato un messicano. Le donne lavorano di più e vengono pagate di meno”. E poi l’invito di Crozza, tra gli applausi dell’Ariston: “Spegnete le luci e fate figli”.