E’ stata destituita la premier thailandese Yingluck Shinawatra per decisione della Corte costituzionale di Bangkok, che l’ha giudicata colpevole di abuso di potere in relazione al trasferimento di un alto funzionario poco dopo essere stata eletta nel 2011.
Lo hanno appena annunciato i giudici della stessa Corte. Con lei dovranno lasciare l’incarico anche nove membri dell’attuale esecutivo.
Il governo di Yingluck, terzo premier dello stesso colore politico rimosso dai magistrati dal 2008, potrà però rimanere in carica fino alla formazione di un nuovo esecutivo, ad eccezione dei ministri coinvolti, si tratta della maggior parte, nel trasferimento “incostituzionale” dell’ex capo del Consiglio di sicurezza nazionale, Thawil Pliensri.
Il governo era già considerato “ad interim” dal momento in cui il Parlamento fu sciolto dalla stessa Yingluck in dicembre, per andare a nuove elezioni il due febbraio. Quel voto, boicottato dall’opposizione e avvenuto in un contesto di pesante ostruzionismo da parte di una protesta anti-governativa ancora in piazza, è stato in seguito invalidato dalla Corte costituzionale, lasciando Yingluck in sostanza a capo di un governo con scarsi poteri.
Nuove elezioni sono previste per il 20 luglio, anche se la data non è stata ancora ufficializzata.