La ripartenza degli sfratti per morosità degli inquilini rischia di trasformarsi in un’emergenza nazionale, e per questo la Caritas ha chiesto al Governo e al Parlamento di intervenire con urgenza. Solo nella Capitale sono più di 4mila gli sfratti in via di esecuzione e 32mila in tutta Italia, quasi tutti per l’impossibilità di chi abita negli immobili di far fronte alla pigione, a causa della crisi acuita dal Covid.
Si tratta di situazioni molto complesse – sostiene l’organizzazione umanitaria – che riguardano il diritto all’abitare di famiglie che erano già in gravi difficoltà economiche prima della pandemia e che in questi mesi hanno subito ancora di più gli effetti della crisi; allo stesso tempo occorre tutelare i piccoli proprietari che hanno nella casa affittata un’integrazione fondamentale per il reddito familiare.
Per questo – ha spiegato la Caritas di Roma – pur apprezzando la sospensione temporanea fino al 7 gennaio prossimo annunciata dal Prefetto della Capitale su richiesta dell’amministrazione comunale, “c’è da augurarsi al più presto un provvedimento che prenda in considerazione il problema dell’abitare con un impegno straordinario delle diverse parti coinvolte, a partire dalle istituzioni pubbliche e delle diverse parti sociali, sindacati e proprietari, per venire a capo di un dramma non semplice da superare anche perché per troppi anni è rimasto privo di adeguati interventi”.