Anche il ministro Vincenzo Spadafora, che ha conservato la delega col passaggio dal Conte 1 al Conte 2, non ha mai avuto dubbi: il servizio civile è un fiore all’occhiello per l’Italia. I numeri, d’altronde, parlano più di ogni altro endorsement: l’anno scorso sono stati 53mila i volontari e i ragazzi che hanno aderito ai vari progetti di comuni, enti, associazioni in giro per l’Italia. E allora? E allora non si capisce la ragione per cui nella Manovra 2020 i fondi saranno pesantemente tagliati. Di più: dimezzati. Per il prossimo triennio, infatti, gli stanziamenti del Fondo Nazionale per il Servizio Civile saranno drammaticamente diminuiti: 139 milioni per il 2020, 99 per il 2021, 106 per il 2022. Cifre che impallidiscono a confronto dei 300 che sono stati stanziati nel 2018. Questo vuol dire, verosimilmente, che l’anno prossimo saranno la metà i ragazzi che potranno aderire al servizio civile, mentre nel 2021 e 2022 soltanto un terzo.
LA MISSIVA. Ed è per questo motivo che la Rappresentanza nazionale degli operatori volontari del Servizio Civile Universale, dopo la pubblicazione della pianificazione triennale da parte del Governo si è appellata “ai parlamentari di tutte le forze politiche” perché presentino e sostengano emendamenti che diano a più giovani possibile la chance di partecipare. L’appello è rivolto, innanzitutto, a Spadafora: “Lo scorso 4 novembre – ricordano i ragazzi – il ministro con delega in materia di servizio civile universale, Vincenzo Spadafora, ha firmato il decreto che approva il Piano triennale 2020-2022 e il Piano annuale 2020 per la programmazione del Servizio Civile Universale”. “Siamo soddisfatti del testo dei due atti approvati, questi rappresentano la conclusione di un percorso durato circa un anno condiviso dalle Amministrazioni statali competenti […] e dalle Regioni e Province Autonome, partecipato dal confronto costante con una rappresentanza degli enti e la Rappresentanza degli Operatori Volontari”.
Ma, scrivono dalla Rappresentanza nazionale degli operatori volontari del Servizio Civile Universale, “mentre i Piani elaborati danno finalmente il tanto atteso calcio di inizio all’Universalità del servizio restiamo disorientati dalla programmazione nella Legge di Bilancio 2020”. Per il 2020 si legge nel Piano annuale, infatti, il Fondo Nazionale per il Servizio Civile “dispone di circa 142,2 milioni di euro, al lordo di possibili accantonamenti e riduzioni”. A questo va aggiunto l’annullamento dello stanziamento di quasi 18 milioni di euro del (FAMI) Fondo Asilo, Migrazione ed Integrazione 2014-2020, che avrebbero avviato al servizio circa 2.800 giovani stranieri titolari di protezione internazionale o umanitaria, spiegano ancora i ragazzi.
L’APPELLO. Per questo, come detto, la Rappresentanza ha lanciato un appello: “Chiediamo ai parlamentari di tutte le forze politiche di presentare e sostenere emendamenti che rendano possibile un bando come quello del 2018 per oltre 53mila giovani”. Ad oggi, se nella dovesse essere toccato, a godere dei benefici del Servizio civile sarebbero in poco più di 20mila. E pensare che c’è anche un disegno di legge, depositato in Parlamento e su cui ora insiste la Rappresentanza, che incrementa il Fondo Nazionale per il Servizio Civile nella misura di 70 milioni di euro per l’anno 2019, “che consentirebbe l’avvio di un ulteriore contingente di 13mila”. Che, di questi tempi, non sarebbe poca cosa.