Servizi Segreti: si dimette la direttrice del Dis Belloni, parte la corsa alla successione

Dimissioni anticipate per la direttrice del Dis Belloni. Si apre la corsa al vertice dei servizi segreti: il successore in tempi brevi

Servizi Segreti: si dimette la direttrice del Dis Belloni, parte la corsa alla successione

Elisabetta Belloni, nominata nel suo ruolo dall’ex premier Mario Draghi, lascerà la guida del Dis, il Dipartimento delle informazioni per la sicurezza dal prossimo 15 gennaio. È stata la stessa Belloni ha confermare la notizia anticipata da Repubblica, smentendo però di aver preso la decisione per assumere altri incarichi. L’incarico dell’ambasciatrice sarebbe scaduto in ogni caso il prossimo maggio. Ma le dimissioni, rassegnate con una comunicazione all’Autorità delegata per la sicurezza della Repubblica, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, aprono anticipatamente la corsa al vertice dei Servizi segreti.

Totonomi per il dopo Belloni

Il nome per la successione potrebbe essere designato dal governo già nella prossima riunione del Consiglio dei ministri. In corsa ci sarebbero l’attuale direttore dell’Aisi, Bruno Valensise, il capo dell’Aise, Gianni Caravelli, il vice del Dis, Giuseppe Del Deo, e il comandante generale in carica della Guardia di Finanza, Andrea De Gennaro.

Le dimissioni di Belloni

Sempre secondo quanto riportato da Repubblica, il rapporto tra la premier Giorgia Meloni e l’ambasciatrice Belloni è stato a lungo caratterizzato da reciproca stima e leale collaborazione. Secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa Nova, le dimissioni avrebbero colto di sorpresa Palazzo Chigi e sarebbero maturate dopo un diverbio con il sottosegretario Mantovano sulla vicenda Cecilia Sala. Stando, infatti, a quanto riportato dal Fatto Quotidiano, il ritardo con cui i Servizi avrebbero informato il governo dell’arresto in Iran della giornalista italiana, avrebbe complicato ulteriormente la situazione.

Caso politico

Critiche verso il governo arrivano dal centrosinistra. “All’opposizione era sovranista, al governo è amica dei potenti e attenta agli interessi dei poteri forti e delle lobby. Giorgia Meloni double face – attacca il capogruppo Avs al Senato, Peppe De Cristofaro -. La notizia del possibile appalto sulle telecomunicazioni a Starlink senza nessuna gara è un regalo ad un miliardario membro della prossima amministrazione americana a guida Trump. E il viaggio improvviso di ieri in Florida è la conferma che le interlocuzioni sono in corso. Se poi ci aggiungiamo anche la notizia delle improvvise dimissioni dell’ambasciatrice Belloni dalla guida dei nostri servizi segreti la vicenda si fa assolutamente intricata – conclude l’esponente Avs -. Il tutto ovviamente all’oscuro del Parlamento e degli italiani”.

Audizione al Copasir

Si è invece conclusa poco fa l’audizione, durata oltre due ore al Copasir del sottosegretario Mantovano in veste di Autorità delegata per la sicurezza della Repubblica Amm, convocata per aggiornare l’organismo parlamentare sul caso Cecilia Sala, la giornalista detenuta in Iran dallo scorso 19 dicembre. Non è escluso che al sottosegretario siano state poste anche domande sulle dimissioni del direttore del Dis, Belloni.