Il Senato americano ha approvato all’unanimità la nomina di Marco Rubio a Segretario di Stato. Un risultato sorprendente, con 99 voti favorevoli e nessuno contrario, per un politico che sembra riscuotere consensi anche tra i democratici. Rubio ha dichiarato immediatamente il suo impegno nel sostenere la Nato, annunciando l’appoggio alla legge bipartisan, da lui co-sponsorizzata, che stabilisce che gli Stati Uniti “non possono ritirarsi dall’alleanza senza l’approvazione del Senato o un atto del Congresso”.
Questa decisione appare in netto contrasto con le dichiarazioni del presidente Donald Trump, che durante l’intera campagna elettorale ha duramente criticato il Patto Atlantico, arrivando a prospettare un possibile abbandono dell’alleanza da parte degli Usa. Tuttavia, un’eventualità del genere appare sempre più remota, e Rubio sembra determinato a scongiurarla, pur ribadendo – in linea con quanto affermato dal tycoon – che i Paesi europei devono incrementare la spesa militare ben oltre il 2% del PIL.
Il senato approva la nomina di Rubio a segretario di Stato e lui fa subito storcere il naso a Trump annunciando una legge per evitare che il tycoon abbandoni l’alleanza
Le dichiarazioni di Rubio sono state accolte con grande entusiasmo dal segretario generale della Nato, Mark Rutte, che sui social ha espresso “sincere congratulazioni a Marco Rubio per la sua conferma a Segretario di Stato! Mentre affrontiamo sfide globali senza precedenti, è essenziale lavorare insieme: sfide condivise significano responsabilità condivise”.
Secondo il leader dell’Alleanza Atlantica, “gli Stati Uniti possono contare sui loro alleati nella Nato per intensificare gli sforzi e fare di più”. Parole con cui Rutte, oltre a strizzare l’occhio alla nuova amministrazione americana, sembra voler avvisare i Paesi che fanno parte del Patto Atlantico che bisognerà aumentare gli investimenti in armi.