La telenovela del capo di gabinetto al Comune di Roma non è finita. E a questo si aggiunge il passo indietro dell’assessore al Bilancio. Carla Romana Raineri e Marcello Minenna hanno infatti rassegnato le dimissioni dai rispettivi incarichi. E
Dopo le polemiche sul compenso di Raineri – il più alto degli ultimi anni – era arrivato direttamente lo stop dell’Autorità nazionale anti-corruzione guidata da Raffaele Cantone: la procedura seguita risultava infatti impropria. E il sindaco Virginia Raggi, che aveva chiesto il parere dell’Anac per fare chiarezza, aveva annunciato la retromarcia, sostenendo che l’operazione era una questione di trasparenza. “Sulla base di due pareri contrastanti, ci siamo rivolti all’ANAC che, esaminate le carte, ha dichiarato che la nomina della Dott.ssa Carla Romana Raineri a Capo di Gabinetto va rivista in quanto ‘la corretta fonte normativa a cui fare riferimento è l’articolo 90 TUEL’ e ‘l’applicazione, al caso di specie, dell’articolo 110 TUEL è da ritenersi impropria’. Ne prendiamo atto. Conseguentemente, sarà predisposta l’ordinanza di revoca”, ha scritto su Facebook (qui sotto l’intero post) la prima cittadina della Capitale. Al di fuori del linguaggio burocratico, l’Authority aveva bocciato la modalità con cui era stata contrattualizzato il capo di gabinetto. Ma qualche ora dopo la situazione ha preso un’altra piega: Raineri, e con lei Minenna, si sono dimessi.
La senatrice romana dei 5 Stelle, Paola Taverna, ha ammesso che si tratta di “una gigante perdita per la giunta”, perché “sono due figure la cui professionalità è riconosciuta a livello internazionale e sarebbe un duro colpo”.
Dal Partito democratico è arrivato un duro attacco al Movimento 5 Stelle. “Le dimissioni dell’assessore Minenna e della capo di gabinetto Raineri testimoniano del caos che regna nella giunta Raggi”, ha dichiarato il deputato dem, Raffaele Ranucci. Il senatore del Pd, Stefano Esposito, ha parlato di “guerre stellari nel M5S”: sullo stesso tenore le affermazioni della capogruppo al Campidoglio Michela De Biase: “Assistiamo attoniti alla resa dei conti del Movimento 5Stelle che, ad appena due mesi dal proprio insediamento, porta alle dimissioni dell’assessore al Bilancio, Minenna, e all’appena nominata capo di gabinetto, Raineri”.
Anche l’Atac in panne
Ma la questione del capo di gabinetto non è l’unico problema sul tavolo di Raggi. Perché all’ombra si agita lo spettro delle dimissioni del direttore generale dell’Atac, Marco Rettighieri. “Sono un tecnico, non un politico. I tecnici devono poter agire all’interno di un mandato chiaro, ampio e liberamente”, ha affermato, rispondendo a chi gli chiedeva se stava pensando di lasciare l’azienda che gestisce il servizio dei trasporti a Roma. Il dg ha denunciato che i 18 milioni di euro promessi dal Campidoglio “non sono ancora disponibili perché nessun bonifico è stato effettuato da Roma Capitale verso Atac”. La presa di posizione ha provocato la reazione del Comune di Roma: la giunta ha fatto sapere di essere già al lavoro per definire il nuovo management dell’Atac, accusa Rettighieri di “comportamento irresponsabile”.