Se gli indicatori economici dicono che il Paese cresce poco, in Poste Italiane devono avere letto tutt’altre previsioni, e ieri con i conti del secondo semestre è venuta fuori un’azienda talmente in crescita da aver impressionato persino i mercati, con Piazza Affari che a fine seduta ha premiato il titolo con un brillante +3,45%, a 9,66 euro per azione. Merito di una semestrale che vede un utile netto di 763 milioni (+4%) e un secondo trimestre con profitti netti per 324 milioni (+30%). I ricavi salgono a 5.521 milioni (+1,7%), e questo senza massacrare i fornitori, come stanno facendo altri gruppi partecipati dallo Stato, nonostante la richiesta del premier e delle forze politiche che sostengono il Governo di spingere insieme ai loro conti anche l’economia nazionale. così i costi operativi salgono dell’1% a 4.441 milioni, ma senza per questo compromettere un bilancio da incorniciare.
“I risultati del secondo trimestre – ha commentato l’amministratore delegato Matteo Del Fante – sono un’ulteriore pietra miliare lungo il percorso delineato dal piano Deliver 2022. Tutti i settori operativi hanno dato un contributo positivo alla crescita dei ricavi, mentre continua a ridursi la dipendenza dalle plusvalenze”. Del Fante ha confermato la guidance sul 2019 e annunciato un acconto sul dividendo che potrebbe essere pagato agli azionisti già nel quarto trimestre.
BRILLA POSTE VITA. A impressionare nell’analisi della gestione del Gruppo, è il segno più in tutti i settori, con particolare riguardo a poste Vita. Nel dettaglio, il risultato operativo cresce a 1.081 milioni (+2,6%). Per quanto riguarda i settori di attività, i ricavi dei servizi finanziari calano dell’1,5% a 2.665 milioni, quelli dei servizi di pagamento crescono del 9% a 306 milioni, i ricavi da corrispondenza restano pressochè invariati a 1.755 milioni e quelli dei servizi assicurativi crescono del 16,2% a 795 milioni.
SOLVIBILITÀ. Poste segnala poi che l’indice di solvibilità proprio della controllata Poste Vita a giugno è salito al 242% dal 214% segnalato a marzo. Una solidità fortissima, tanto che proprio i servizi assicurativi – con 325 milioni di utili (+29,4%) – hanno trainato i risultati del gruppo. La posizione finanziaria netta a fine giugno è negativa per 3.534 milioni (-5.372 milioni a fine dicembre). Tra gli eventi recenti, Poste ha indica che è stata approvata dai Cda di Cassa Depositi e prestiti e di Poste Italiane una linea di credito committed a favore di BancoPosta per un importo massimo di 5 miliardi che consente di diversificare le fonti di finanziamento proprio di BancoPosta.