Il secondo lotto sospetto di Astrazeneca è l’ABV5811. I Carabinieri dei Nas hanno confermato, come era stato anticipato in mattinata (leggi l’articolo), che stanno procedendo, su tutto il territorio nazionale, all’esecuzione di un decreto di sequestro emesso dalla Procura di Biella, relativo al lotto di vaccino anti-Covid prodotto da AstraZeneca, identificato, per l’appunto, dal codice ABV5811.
Le attività dei Nas sono in corso di svolgimento presso tutti gli Hub di distribuzione e i centri di vaccinazione in cui sono state consegnate complessivamente 393.600 dosi, per bloccare i quantitativi non ancora somministrati e presenti in giacenza.
“L’attività di sequestro – fanno sapere dall’Arma dei Carabinieri -, per la quale allo stato non vi è alcuna correlazione diretta con i casi di decessi segnalati, viene svolta in via cautelativa al fine di procedere alle opportune analisi cliniche per confutare la pericolosità del farmaco”.
Le indagini, affidate al Nas di Torino, sono dirette dal sostituto Paola Francesca Ranieri della Procura di Biella sotto il coordinamento del procuratore capo Teresa Angela Camelio, e riguardano la morte del docente biellese di 58 anni, al quale il 13 marzo scorso era stato somministrato il vaccino AstraZeneca (leggi l’articolo).
Sui lotti sospetti del vaccini Astrazeneca sono in corso verifiche anche da parte dell’Istituto superiore di Sanità, del ministero della Salute e dell’Aifa che ieri con una nota ha sottolineato che i “casi di decesso verificatisi dopo la somministrazione del vaccino AstraZeneca hanno un legame solo temporale”. “Nessuna causalità – ha aggiunto l’Agenzie del farmaco – è stata dimostrata tra i due eventi. L’allarme legato alla sicurezza del vaccino AstraZeneca non è giustificato”.