Come ogni anno, puntuale arriva il finanziamento disposto dal ministero degli Esteri per i cosiddetti “enti internazionalistici”. Parliamo, cioè, di quegli enti che, come recita la legge, svolgono “attività di studio, di ricerca e di formazione nel campo della politica estera o di promozione e sviluppo dei rapporti internazionali”. Tutto lecito, per carità. Se non fosse che poi la maggior parte di questi soldi vanno ogni anno ai soliti think-thank nei cui direttivi siedono politici di destra e di sinistra.
Per il 2016 la Farnesina ha assegnato una quota complessiva di 1,4 milioni di euro, che andranno a un totale di 18 fondazioni. La fetta maggiore andrà all’Istituto Affari Internazionali (102mila euro), nel cui direttivo siedono, tra gli altri, l’ex ministro Fabrizio Saccomanni, ma anche importanti uomini di governo che ora siedono nei cda di importanti società pubbliche, da Lapo Pistelli a Marta Dassù fino a Gianni De Gennaro. Quest’ultimo, però, siede anche nel direttivo del Centro Studi Americani (insieme pure a Giuliano Amato e, ancora, alla Dassù), cui andranno 10mila euro e nell’Ispi (Istituto Studi Politica Internazionale che riceverà 102mila euro), insieme, tra gli altri, a Emma Marcegaglia che ritroviamo, anche nell’Aspen Institute, altro ente foraggiato dalla Farnesina e nel cui comitato troviamo di tutto di più: da Mario Monti a Romano Prodi, da Cesare Romiti a Luigi Abete, fino ancora all’onnipresente Dassù e all’ex ministro Franco Frattini, che è anche presidente della Sioi (Società per l’Organizzazione Internazionale), cui andranno altri 102mila euro. Finita qui? Certo che no.
Abbiamo, infatti, anche il Cespi, ente diretto da Piero Fassino e nel cui comitato ritroviamo ancora Pistelli, insieme anche a Enrico Letta e al sottosegretario Sandro Gozi. E ancora: soldi andranno anche alla Fondazione Magna Carta, il cui presidente è l’ex Ncd Gaetano Quagliariello. Infine, dulcis in fundo, ecco anche la Fondazione Alcide De Gasperi. Il presidente è il ministro degli Interni, Angelino Alfano. Di fatto, insomma, un ministero, quello di Paolo Gentiloni, stanzia fondi per la fondazione diretta da un altro membro di governo.