Non si placa, anzi è destinata a rinfocolarsi lo scontro tra il direttore del Museo Egizio di Torino, Chistian Greco e Fratelli d’Italia dopo la discussione tra la leader Giorgia Meloni e il direttore sulle agevolazioni d’ingresso per le persone di lingua araba.
Ieri sera le dichiarazioni di Federico Mollicone, responsabile nazionale comunicazione del partito, hanno creato una bufera. “Stiano tranquilli – dice – il direttore Greco e gli estensori dell’anacronistico appello di solidarietà: una volta al governo Fratelli d’Italia realizzerà uno dei punti qualificanti del proprio programma culturale che prevede uno spoil system automatico al cambio del Ministro della Cultura per tutti i ruoli di nomina, in modo da garantire la trasparenza e il merito, non l’appartenenza ideologica”. Frase che ha scatenato reazioni notevoli tra cui quelle del ministro per i Beni Culturali. “Noi le persone competenti come #ChristianGreco, con esperienza internazionale e indipendenti le abbiamo chiamate a dirigere i musei italiani. La destra minaccia di cacciarle perché non ubbidiscono. È proprio vero: il lupo perde il pelo ma non il vizio”, ha affermato Dario Franceschini.
A stretto giro è arrivata la solidarietà dell’assessore alla Cultura del Comune di Torino e del presidente della Regione Piemonte. Francesca Leon esprime la “piena solidarietà”. “La cultura è un bene universale, di tutti e bene fa il direttore Cristian Greco a costruire percorsi per avvicinare le persone ad un patrimonio così importante, che siano studenti, anziani, famiglie, innamorati e anche chi parla arabo. Sono indignata da queste strumentalizzazioni che fomentano odio e richiamano ad un nazionalismo pericoloso e deleterio. Essere donne e uomini di cultura vuol dire costruire ponti, non innalzare muri”.
Così anche Sergio Chiamparino, che ha sottolineato: “Le dichiarazioni fatte da Fratelli d’Italia sono di inaudita gravità e tradiscono la matura intollerante di costoro. Sarebbe bene che i loro alleati in doppiopetto berlusconiano si pronunciassero al riguardo. In ogni caso, per quel che mi riguarda, esprimo piena e attiva solidarietà al direttore del Museo Egizio, Torino Christian Greco: lo difenderemo in tutti i modi e fino in fondo”.