L’Associazione nazionale presidi ha denunciato che tre scuole su dieci sono senza riscaldamento a Roma. Ma Campidoglio e Città Metropolitana negano con fermezza la realtà vissuta negli istituti scolastici della Capitale.
Scuole senza riscaldamento a Roma, l’Associazione presidi denuncia la presenza di decine di aule al gelo
Tira aria di tempesta nella Capitale. Tra il presidente della sezione di Roma dell’Associazione nazionale presidi, Mario Rusconi, e la Città Metropolitana e il Campidoglio, infatti, è scontro aperto sul problema delle scuole senza riscaldamento. Secondo quanto denunciato da Rusconi, sono almeno tre su dieci le scuole rimaste al freddo con l’avvento della stagione invernale. Alle parole del presidente della sezione dell’Associazione romana, tuttavia, il Campidoglio e la Città Metropolitana hanno risposto negando la mancata accensione dei termosifoni e hanno sminuito la segnalazione del dirigente scolastico.
Affidandosi ai numeri, le parti accusate di lasciare al freddo e al gelo gli studenti romani hanno sottolineato che – tra le scuole dell’infanzia, primarie, medie e superiori – le segnalazioni legate al riscaldamento sono state solo dodici e sono da imputare a malfunzionamenti dei termosifoni.
Ma Campidoglio e Città Metropolitana negano
A fronte delle giustificazioni dell’altra parte e dei dati forniti dal delegato all’edilizia scolastica per “Città Metropolitana” Daniele Parrucci e dall’assessore alle infrastrutture della giunta Gualtieri Ornella Segnalini, Rusconi non demorde e insiste: “Le segnalazioni sono arrivate dai miei colleghi a macchia di leopardo da tutti i municipi, dal I al IX fino al XIII. È mancata la manutenzione, alcuni impianti vanno in blocco, sono troppo vecchi. La maggior parte degli edifici risale a meno degli anni Settanta. Serve avere una calendarizzazione degli interventi e più controllo da parte dei municipi. A noi risulta che spesso i ragazzi restano al freddo nel bel mezzo di una lezione”.
A rispondere alle accuse del dirigente scolastico, è stato lo stesso Parrucci che ha dichiarato: “Ho verificato con gli uffici e ci risultano solo due segnalazioni. Vogliamo ammettere che si tratti di un numero in difetto? Triplichiamolo pure ma stiamo parlando di sei casi su 270 scuole che gestiamo. Abbiamo un sistema di telecontrollo che ci permette di intervenire immediatamente”.