Prima lo stanziamento di 150 milioni del Pnrr e, nel prossimo futuro, il “buono scuola” per le famiglie meno abbienti. Sono i fondi che il ministro dell’Istruzione e Merito, Giuseppe Valditara, ha già dato o sta per elargire al mondo delle scuole private. E, per annunciarli, ha scelto un’occasione ben definita: un evento organizzato dall’Agidae, l’Associazione Gestori Istituti Dipendenti dell’Autorità Ecclesiastica.
Per Valditara “le scuole paritarie sono pubbliche”
“Le scuole paritarie sono pubbliche”, ha scandito Valditara. “Ho insistito sul parificare il più possibile la scuola statale e quella paritaria. Per la prima volta i fondi Pnrr e Pon verranno distribuiti anche alle paritarie, è un dovere non un aiuto di Stato e così per la prima volta è stato fatto, complessivamente sono 150 milioni di euro”, s’è vantato il ministro, che ha anche ricordato il suo intervento in materia di abilitazioni dei docenti: “Prima dovevi licenziarti dalla paritaria per andare alla scuola pubblica per ottenerla, ora si può conseguire l’abilitazione anche all’interno della paritaria, una vera rivoluzione questa”.
Altri soldi in arrivo
Quindi, il prossimo cadeau: “C’è un elemento da affrontare a mio avviso ancora: come garantire alle famiglie meno abbienti di poter usufruire pienamente della libertà di scelta nell’educazione, secondo quanto prevede l’articolo 30 della Costituzione. È il famoso ‘Buono Scuola’ che la politica deve avere il coraggio di mettere all’ordine del giorno. Se vogliamo una scuola pubblica a 360° dobbiamo completare il percorso che in questi ultimi due anni ha visto grandi passi avanti; è il momento di completare l’opera”.
Il “no” del Movimento Cinque Stelle
“Valditara si è svegliato improvvisamente dal torpore autunnale e ha parlato di un ipotetico, o fantomatico, ‘Buono Scuola’. Ma a cosa dovrebbe servire questo strumento, nei piani del ministro?”, si chiedono i deputati M5S Anna Laura Orrico, Antonio Caso e Gaetano Amato, “A finanziare ancora di più le scuole private, a discapito di quelle pubbliche, che grazie a lui e al suo governo con le autonomie leghiste verranno messe alla mercé delle regioni e ridotte soprattutto nelle aree interne e più fragili del Paese”.
E aggiungono: “Perché non pensa invece a tutte quelle famiglie che sono alle prese con la stangata del rincaro di libri e materiali scolastici e che questo governo abbandona a loro stesse? Se davvero vuole ‘garantire alle famiglie meno abbienti di poter usufruire pienamente della libertà di scelta nell’educazione’, la risposta è una e si trova in Parlamento per iniziativa del Movimento 5 Stelle: dote educativa. Si impegni su questo fronte anziché sponsorizzare le scuole private a danno dell’Istruzione pubblica”.