Mentre si è in attesa di capire se e come le scuole riapriranno a settembre, l’ultimo scontro ad andare in scena è quello tra Lucia Azzolina e i sindacati. Il ministro si è scagliata contro i sindacati in un’intervista a Repubblica, nella quale ha detto che le scuole riapriranno a settembre nonostante “sia in atto un sabotaggio da parte di chi non vuole che ripartano”.
Tradotto: pezzi di sindacato. Immediata è stata la reazione feroce da parte di Cgil e Cisl, che parlano di polemiche “gratuite” e “insensate” che “torneranno indietro come un boomerang”. Per la segretaria della Cisl Scuola, Maddalena Gissi, “condurre una nave è cosa ben diversa dal volerne solo mostrare a tutti i costi la bellezza. Schettino insegna”. Lo scontro non è andato giù al segretario dem Nicola Zingaretti, che su Twitter scrive: “Sulla scuola il governo usi la collaborazione e non alimenti divisioni. La riapertura in sicurezza è per il Pd la priorità assoluta.
Primo banco di prova del governo alla ripresa e bisogna lavorare insieme al mondo della scuola per raggiungere questo obiettivo”. Le istanze in campo, continua la ministra, “sono moltissime, tutte legittime, e la volontà di accoglierle, fin dove possibile, assoluta”. Quello che non è ammissibile “sono atteggiamenti che mirano a conservare potere e rendite di posizione nell’interesse non di tutti, ma di alcuni”. Molti dirigenti, dice ancora, “mi raccontano di diffide che ricevono in questi giorni, poi le minacce di sciopero”. Un vero e proprio vaso di Pandora.