Un sistema per tagliare, soprattutto sulla scuola, si trova sempre. E così il governo ha trovato il modo per cancellare la proroga dei contratti di circa tremila lavoratori, assistenti amministrativi e tecnici assunti con contratto a tempo determinato che non verrà rinnovato.
A denunciare i nuovi tagli del governo Meloni è Usb scuola, denunciando che la proroga, prevista dal decreto Anticipi, è stata disattesa. Il problema riguarda gli assistenti amministrativi e tecnici assunti con contratti a tempo determinato nell’ambito degli interventi relativi al Pnrr e all’Agenda Sud.
Per loro il dl Anticipi aveva previsto una proroga dei contratti fino al 30 giugno 2024, ma – denuncia Usb – una nota ministeriale del 28 dicembre (la numero 3919, diramata in tutte le scuole) ha smentito quanto previsto dalla legge. Stabilendo che solo i contratti dei collaboratori scolastici sono invece prorogati e comunque soltanto fino al 15 aprile 2024.
Nuovi tagli alla scuola, disatteso il decreto Anticipi e niente proroga dei contratti
Come spiega la sigla sindacale, la norma inserita nel decreto Anticipi confermava l’annunciata proroga per tutti i contratti dell’organico aggiuntivo Ata, sia derivanti dal Pnrr che da Agenda sud, riguardante in totale circa 9mila lavoratori. Il provvedimento prevede “che al personale amministrativo e tecnico viene conferito un incarico a tempo determinato per i singoli anni scolastici, previa comunicazione al ministero, e cessano entro e non oltre il 30 giugno 2026”.
Le istituzioni scolastiche sono quindi “autorizzate a porre a carico del Pnrr, solo ed esclusivamente, le spese del personale amministrativo e tecnico impegnato negli interventi del Pnrr, nei limiti di spesa di 60 milioni di euro per gli anni 2024 e 2025 e di 36 milioni di euro per l’esercizio 2026”. E anche il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, aveva dichiarato “che il personale assistente amministrativo-tecnico-ausilario sarebbe stato prorogato sino a fine anno scolastico”, come spiega ancora Usb.
Le cose, però, sono andate diversamente. La proroga dei contratti aggiuntivi non arriverà al 30 giugno ma solo fino al 15 aprile per i collaboratori scolastici. Inoltre, per gli assistenti amministrativi e tecnici assunti con il Pnrr tutto dipende dalle istituzioni scolastiche e dai fondi di ogni singola scuola.
Per Usb “è assurdo e inammissibile pensare che il Mim, attraverso il Pnrr, ha stanziato 2,10 miliardi con lo scopo di trasformare le classi tradizionali in ambienti di apprendimento innovativo per poi estromettere le figure funzionali alla realizzazione del piano”. Disponendo, quindi, “il licenziamento di una parte” di questi lavoratori e la riduzione del contratto di altri. Lavoratori che dal primo gennaio 2024 “si sono ritrovati licenziati in tronco e senza alcuna rete di protezione. Con ogni probabilità a molti di loro, in questo modo, è stata negata la possibilità di accettare la convocazione per altre supplenze, magari per un arco di tempo più lungo”.