Sembra proprio che il ministro Matteo Piantedosi. in fatto di gestione dei flussi di migranti, sia riuscito a scontentare davvero tutti. Dopo sindaci e governatori che negli ultimi giorni non hanno lesinato critiche (leggi articolo a pagina 2), a far discutere sono anche le critiche che gli sono piovute addosso da parte di esponenti della Lega.
Nel Carroccio cresce il malcontento sull’ex prefetto Piantedosi, imposto dal partito di Salvini come ministro dell’Interno
Un caso su tutti è il post pubblicato su Facebook domenica pomeriggio – e rimosso dopo nemmeno un’ora – da parte di Enrico Montani, ex senatore leghista ed ex commissario della Lega di Vercelli nonché attuale segretario provinciale del Carroccio di Verbano-Cusio-Ossola, che non le ha mandate a dire. Sulla sua bacheca, infatti, è comparso un eloquente “Per me Piantedosi si deve dimettere!!!” scritto a caratteri cubitali, su una schermata color rosso fuoco.
Un messaggio che, malgrado sia rimasto online per poche decine di minuti, non è passato inosservato. Anzi ha sollevato un polverone al punto che in tanti si stanno chiedendo se sia un parere del tutto personale da parte di Montani oppure se sia espressione di un malessere diffuso all’interno del partito – soprattutto tra militanti e gruppi dirigenti locali – nei confronti del ministro che proprio Matteo Salvini, in occasione della formazione del governo, aveva sostanzialmente preteso giudicandolo ‘perfetto’ per il Viminale.
L’ex senatore Montani chiede le dimissioni del ministro dell’Interno, poi cancella il post
Post di Montani che è stato ripreso anche dall’Agi che ha dato conto anche di presunte ‘chat della Lega Piemonte bollenti nel pomeriggio’. Tesi, quest’ultima, tutt’altro che campata in aria perché sono noti da tempo i mal di pancia nel Carroccio per la situazione degli sbarchi che, secondo quanto promettevano i big del centrodestra in campagna elettorale, sarebbero sicuramente diminuiti con la vittoria di Meloni & co. ma che, come dimostrano i dati, sono letteralmente raddoppiati rispetto a un anno fa.
Un risentimento strisciante – e tenuto a stento sotto traccia – che è esploso nei mesi scorsi quando proprio Montani, insieme ad Alberto Preioni e all’europarlamentare Alessandro Panza, avevano preannunciato battaglia davanti alle numerose voci secondo cui l’esecutivo stava valutando l’apertura di un hub per lo smistamento dei migranti all’ex Colonia di Druogno, guarda caso proprio nella provincia del Verbano-Cusio-Ossola.