Il clima di campagna elettorale scalda Angela Merkel. Così la cancelliera tedesca non le manda a dire alla premier britannica, Theresa May, che ha mostrato i muscolI sul tema della trattativa per la Brexit. “Se non diciamo che il pieno accesso al mercato unico europeo è legato alla libertà di circolazione, allora scateniamo in tutta Europa un movimento in cui ognuno farà solo ciò che vorrà. Questo determinerebbe una situazione estremamente difficile”, ha chiarito Merkel, ammettendo che non sarà un “negoziato facile”. Insomma, il quadro si annuncia piuttosto complicato.
La presa di posizione è stata però ammorbidita dal vicecancelliere, il leader della Spd Sigmar Gabriel: “Dobbiamo cercare di tenere i britannici il più vicino possibile all’Europa”. Una dichiarazione che conferma la necessità di Berlino di non perdere un partner economico fondamentale: ancora di più in un periodo elettorale, che vede i cristianodemocratici in grande affanno. D’altra parte non possono passare inosservate le affermazioni della ministra degli Interni di Londra, Amber Rudd, che ha chiesto la lista di “lavoratori stranieri” presenti in Gran Bretagna, dando priorità alle persone nate in Gran Bretagna. In questo schema “andrebbe irrigidito l’attuale sistema che obbliga le società a pubblicizzare i posti disponibili nel Regno Unito solo per 28 giorni prima di rivolgersi fuori dal Paese”.