Da un lato Forza Italia che vuole imporsi come forza moderata anche in Europa, dall’altro Fratelli d’Italia e Lega che non fanno nulla per nascondere le loro simpatie per gli estremisti del Rassemblement National di Marine Le Pen e i tedeschi ultranazionalisti di Alternative für Deutschland (Adf). Si tratta di due visioni completamente diverse che in queste ore stanno agitando la coalizione di Centrodestra al punto che, in vista delle prossime elezioni europee, sono deflagrate in un vero e proprio scontro tra Antonio Tajani, leader in pectore degli azzurri, e il Carroccio.
Il leader in pectore di Forza Italia Tajani chiude la porta a Le Pen. La Lega non ci sta e tira dritto: no ai diktat
Non sembra essere un caso che queste nette divergenze, tenute sotto traccia in Italia ma che sono letteralmente impossibili da nascondere in Europa, siano emerse proprio nel giorno in cui Matteo Salvini avrebbe dovuto incontrare vis a vis con la Le Pen, salvo dover rinunciare ed effettuare una chiacchierata in videoconferenza per via delle tensioni che agitano la Francia dopo l’uccisione di un 17enne da parte di un poliziotto. Proprio poco prima del loro meeting, ospite di Agorà Estate su Rai 3, Tajani ha messo i puntini sulle i affermando: “Voglio essere molto chiaro, sono anche vicepresidente del Partito Popolare Europeo (Ppe): per noi è impossibile qualsiasi accordo con Afd e con il partito della signora Le Pen”.
Si tratta di un messaggio chiaro all’indirizzo del Capitano che, in quanto componente del gruppo europeo di Identità e Democrazia (Id), è da tempo alleato di queste formazioni di estrema destra con cui condivide diverse posizioni politiche e anche una visione dell’Europa che appare inconciliabile con quella di Forza Italia e del Ppe. Malgrado ciò Tajani, forse nel tentativo di stoppare critiche, precisa che rispetto a loro “la Lega è cosa ben diversa. Saremmo lieti di avere la Lega parte di una maggioranza, ma senza Le Pen e Alternative für Deutschland” e che “io personalmente ho dato vita quando sono stato eletto Presidente del Parlamento europeo a un accordo tra Conservatori, Popolari e Liberali. Quello è l’accordo, secondo me, sul quale puntare”.
Peccato che queste dichiarazioni hanno creato non poco fastidio in via Bellerio, scatenando una serie di reazioni piccate. “Davvero l’amico Tajani preferisce continuare a governare con Pd, socialisti e Macron? La Lega lavora per cambiare la maggioranza in Europa e dare vita, finalmente, a un progetto di centrodestra unito, capace di dare risposte concrete ai cittadini dopo anni di mal governo delle sinistre” hanno tuonato in una nota gli europarlamentari della Lega Marzo Zanni, già presidente del gruppo Id, e Marco Campomenosi, capo delegazione Lega al Parlamento Europeo.
Per i Cinque Stelle la rissa in atto nel Centrodestra è l’ennesima prova che la coalizione è divisa su tutto
Secondo loro “non è il momento dei diktat, né di decidere a priori chi escludere dal progetto di centrodestra europeo, tanto più se questo arriva da chi fino a oggi è stato a braccetto di Pd e socialisti in Ue. Chiediamo più rispetto per i colleghi del gruppo Id”. Un battibecco che non è passato inosservato al deputato del Movimento 5 Stelle Arnaldo Lomuti, componente della Commissione Esteri di Montecitorio, secondo cui “Forza Italia e Lega già litigano sulle alleanze per le elezioni europee del prossimo anno.
Tajani esclude di correre insieme alle destre estreme francese di Le Pen e tedesca di Afd, alleati europei di Salvini. Il quale risponde irritato che lui non accetta diktat”. “La maggioranza, già divisa su tutto, dalla guerra ai migranti al Mes, ora si spacca anche sulle alleanze europee. Ormai è sull’orlo di una crisi di nervi” conclude il pentastellato.