“C’era un pubblico funzionario, il delegato dell’assessore, che chiedeva di poter accedere in un luogo pubblico. Il tema è sempre il bilanciamento dei diritti. La Polizia non ha usato il manganello, ha semplicemente accompagnato un pubblico funzionario che ha chiesto alla forza pubblica di poter esercitare in qualche modo un suo diritto. Forse è chi si è opposto a chi rappresentava la legge ad aver posto in essere un comportamento non legittimo. I poliziotti non hanno usato violenza, hanno semplicemente accompagnato il delegato dell’assessore”. E’ quanto ha detto il capo della Polizia, Franco Gabrielli, ospite de L’aria che tira in merito ai disordini, avvenuti martedì scorso davanti alla sede di Roma Metropolitane, che hanno coinvolto il deputato di Leu Stefano Fassina.
Parole, quelle di Gabrielli, che lo stesso Fassina ha definito “molto preoccupanti”. “Finora – ha commentato l’esponente di Leu – sono stato in rispettoso silenzio di fronte alle affermazioni del capo della Polizia, su quanto avvenuto nella sede di Roma Metropolitane martedì scorso. Rispetto dovuto alla sua persona, a tutte le donne e gli uomini che dirige e, non ultimo, ai due giovani servitori dello Stato uccisi nell’adempimento del loro dovere a Trieste. Mi vedo costretto, però, a intervenire per evitare che il rispettoso silenzio sia interpretato come implicita condivisione delle sue parole”.
“Trovo molto preoccupanti – ha aggiunto Fassina – le valutazioni di Gabrielli degli incidenti occorsi nell’azienda capitolina messa in liquidazione, in quanto non tengono in minima considerazione né il diritto di chi perde il lavoro a difenderlo in modo assolutamente pacifico, né il dovere di chi rappresenta cittadini e lavoratori a stare al loro fianco in modo altrettanto pacifico, in un momento così drammatico della loro vita. Martedì scorso chi aveva la responsabilità del servizio di Polizia ha avuto un comportamento anomalo, lesivo del rispetto dovuto ai lavoratori e alle lavoratrici e anche a chi ricopre una funzione istituzionale”.
“Vi è stata – ha concluso il deputato di Leu – una totale indisponibilità al dialogo, un’immediata, inaspettata e inutile forzatura, senza dare il tempo a chi tentava di parlare con la Sindaca per evitare una bruttissima pagina per la democrazia italiana. Attendo con fiducia l’intervento in Parlamento della Ministra Lamorgese in risposta alle nostre interrogazioni. Sarà quella la sede nella quale chiarire”