Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha telefonato al segretario Generale della Cgil, Maurizio Landini, per esprimere “a lui e a tutto il sindacato la piena solidarietà del Governo per l’assalto avvenuto oggi alla sede di Roma” (leggi l’articolo). “I sindacati – afferma in una nota il premier – sono un presidio fondamentale di democrazia e dei diritti dei lavoratori. Qualsiasi intimidazione nei loro confronti è inaccettabile e da respingere con assoluta fermezza”.
Il presidente del Consiglio condanna inoltre le violenze che sono avvenute in varie città italiane. “Il diritto a manifestare le proprie idee – aggiunge Draghi – non può mai degenerare in atti di aggressione e intimidazione. Il Governo prosegue nel suo impegno per portare a termine la campagna di vaccinazione contro il Covid-19 e ringrazia i milioni di italiani che hanno già aderito con convinzione e senso civico”.
“Manifestare è una cosa, attaccare la polizia, assaltare la sede di un sindacato, provare a raggiungere Palazzo Chigi è ben altro” afferma al Corriere il ministro per gli Affari Regionali, Mariastella Gelmini. “In alcune proteste contro il green pass vedo anche tanta strumentalizzazione. Non c’è spazio per i violenti – ha aggiunto la ministra -, la risposta sarà intransigente. Solidarietà alle forze dell’ordine e alla Cgil. La tensione si placa solo con la corretta informazione: convincere gli scettici resta la strada maestra è la soluzione”.
Poi l’avvertimento a chi chiede modifiche sul Green pass, si ascolteranno tutti, ma non si tornerà indietro: “Il decreto è stato concordato con sindacati e associazioni un mese fa. La strada maestra resta il vaccino” conclude la Gelmini.