A fine settembre scadono gli aiuti in bolletta previsti per il terzo trimestre del 2023. Il che vuol dire che se il governo non dovesse intervenire, le tariffe del gas sarebbero destinate ad aumentare per imprese e famiglie. Al momento nessuna decisione è stata presa dall’esecutivo, che valuterà il da farsi la prossima settimana. Intanto, però, sulle bollette qualcosa inizia a muoversi, come spiega il ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin.
A margine dell’assemblea di Confindustria, il ministro risponde a chi gli chiede quali siano le intenzioni del governo sulle misure in scadenza a fine mese contro il caro bollette. Per ora Pichetto Fratin si limita a rispondere che una valutazione più approfondita ci sarà “la settimana prossima”. Ma anticipa anche qualche altro elemento.
Aiuti in bolletta, quali sconti possono essere confermati tra Iva e oneri di sistema
Pichetto Fratin sottolinea che il provvedimento che dovrà essere emanato entro fine mese è “in valutazione”. Un elemento, però, viene fornito dal ministro: “Probabilmente l’Iva rimarrà al 5%”. L’Iva su gas e teleriscaldamento, infatti, è stata ridotta al 5% fino alla fine di settembre e, stando alle parole del ministro, questo sconto potrebbe essere confermato anche per gli ultimi tre mesi dell’anno.
Ora “si sta proprio valutando tutto l’aspetto anche di quanto costa”, aggiunge Pichetto parlando del prossimo decreto bollette. Nel quale potrebbe rientrare anche un intervento sui carburanti, sui quali “c’è una proposta del Mimit di merito che potrebbe essere affrontata in un unico provvedimento”. E il riferimento sembra essere al bonus benzina per i redditi bassi più che a un nuovo taglio delle accise.
Pichetto Fratin non si sofferma, invece, sulle altre agevolazioni attualmente previste per le bollette del gas, a partire dall’azzeramento degli oneri di sistema. Non è quindi certa una conferma di questa misura nel prossimo trimestre, anche se per il momento le informazioni sul prossimo decreto aiuti sono poche. Di certo un problema c’è: il governo è a corto di risorse in vista della manovra e non sarà facile trovare i soldi per rifinanziare tutti i sostegni attualmente esistenti.