Sciopero della scuola 23 e 24 settembre: le motivazioni della protesta negli istituti

Sciopero della scuola nei giorni 23 e 24 settembre. Il comparto scolastico si ferma a ridosso delle elezioni politiche.

Sciopero della scuola 23 e 24 settembre: le motivazioni della protesta negli istituti

Sciopero della scuola il 23 e 24 settembre 2022: la protesta è stata indetta dai vari sindacati e riguarda tutto il comparto scolastico. Lo stop è stato confermato anche dal Ministero dell’Istruzione con le motivazioni pubblicate in un comunicato dai Sindacati.

Sciopero della scuola 23 e 24 settembre

La scuola sciopera nelle giornate del 23 e 24 settembre 2022. Come si legge negli avvisi affissi nelle bacheche di scuole ed istituti comprensivi “In tali giornate non si garantisce il regolare svolgimento delle attività scolastiche pertanto i genitori sono tenuti a verificare la regolare apertura e funzionamento della scuola”. La conferma arriva anche dal sito del Ministero dell’Istruzione.

La protesta del 23 e 24 riguarda il personale docente, dirigente ed Ata, di ruolo e precario, in Italia e all’estero, indetto dal Sindacato Indipendente Scuola e Ambiente – SISA.  Inoltre il 23 settembre è indetto uno sciopero per intera giornata di tutto il personale del comparto “Istruzione e Ricerca” e dell’area Dirigenziale, dei docenti universitari e di tutto il personale della formazione professionale e delle scuole non statali, indetto dalla FLC Cgil.

Le motivazioni della protesta negli istituti

Come si legge sul comunicato diffuso dalla FLC CGIL “il mondo dell’istruzione, della ricerca e della formazione è chiamato a mobilitarsi con le giovani generazioni, condividendo obiettivi e aspirazioni dell’Agenda climatica per l’immediato futuro di Fridays for Future (Trasporti e mobilità, Energia, Lavoro, Edilizia e povertà energetica, Acqua). Proposte che guardano al lavoro ed ai diritti universali (riduzione d’orario, job guarantee e sicurezza energetica), con indirizzi di svolta anche per scuola e università (dall’efficientamento energetico degli edifici al trasporto pubblico, cruciale per l’istruzione come abbiamo visto nella pandemia)”.

In più, si legge ancora, “più avanzano la crisi climatica, la guerra e le diseguaglianze, infatti, più diventa urgente la necessità di convergere, tenendo insieme le ragioni della pace, della svolta nelle politiche ambientale, dell’intervento su diritti e salari“.

 

 

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