È stato confermato lo sciopero dei benzinai che riguarderà le stazioni di servizio autostradali in tutta Italia dal 13 al 16 dicembre 2022. Quali sono i motivi che hanno spinto i sindacati a indire la protesta?
Sciopero dei benzinai dal 13 al 16 dicembre in tutta Italia: ferme le stazioni di servizio in autostrada
Dalle 22:00 di martedì 13 dicembre alle 22:00 di venerdì 16, si terrà lo sciopero nazionale di 72 ore che riguarderà i benzinai delle autostrade che percorrono l’Italia. La manifestazione è stata proclamata dalle organizzazioni di categoria ossia dalle sigle sindacali che rappresentano i gestori autostradali Faib, Anisa e Fegica. L’obiettivo dei tre giorni di protesta è denunciare l’assenza di interventi rivolti al settore e respingere in toto l’ipotesi di un decreto interministeriale che attualmente si trova in stato di bozza. La manovra, secondo i sindacati, favorirebbe lo stato di degrado delle aree di servizio autostradali.
A proposito della bozza del decreto interministeriale, i sindacati hanno sottolineato che il documento “non prevede alcuna razionalizzazione della rete per una maggiore efficienza, ma ripropone un sistema di imposizione di royalty ad esclusivo vantaggio della rendita di posizione dei concessionari, non contiene una riforma regolatoria che possa consentire recupero di economicità finalizzato ad abbattere la differenza abnorme di prezzi tra viabilità ordinaria e autostradale, viola le norme di settore poste a tutela della continuità delle gestioni e dei livelli occupazionali”.
I motivi della protesta
Le motivazioni dell’agitazione, in particolare sono state spiegate a Today.it dal presidente di Faib autostrade, Antonino Lucchesi. “Urge un nuovo decreto sulle concessioni autostradali. Il 7 agosto del 2020 è scaduto il precedente decreto sulle concessioni, che poi non è stato rinnovato a causa della pandemia, congelando di fatto tutte le assegnazioni. Sarà un decreto importante perché sancirà il modo in cui verranno espletate le gare e quali saranno le nuove regole. Soltanto scoprendo questo potremo capire se sopravvivremo o no”.
In merito allo sciopero dei benzinai che si protrarrà dal 13 al 16 dicembre, inoltre, Lucchesi ha precisato: “Prima con Conte e poi con Draghi avevamo fatto delle proposte, rimaste tutte disattese, abbiamo scritto anche all’attuale governo e a tutti i ministeri coinvolti, ma ad oggi non vi è stata alcuna risposta. Lo scorso 31 ottobre dovevano uscire le nuove regole, ma questo non è avvenuto, motivo per cui ad oggi noi non possiamo sapere come andrà a finire. Ci spaventa il fatto che, nella bozza circolata negli ultimi mesi, noi non esistiamo completamente”.
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