Se da un lato il ministro della Salute Orazio Schillaci sembra essere determinato a promuovere con vigore la campagna vaccinare anti-Covid, dall’altro fa un passo indietro sulla riscossione delle multe ai No Vax. Schillaci, infatti, ha asserito che riscuotere le sanzioni potrebbe avere costi tali da superare entrate e vantaggi dell’iniziativa.
Schillaci sulle multe ai No Vax: “Riscuoterle ha più costi che vantaggi”
Non solo l’invio di armi all’Ucraina: uno dei temi caldi posti all’esame del Governo Meloni riguarda le sanzioni ai No Vax che l’esecutivo è pronto a sospendere. Così come confermato anche dal ministro della Salute, la questione delle multe a over 50, personale scolastico, operatori sanitari ed esponenti forze dell’ordine che hanno deciso di non vaccinarsi contro il Covid resta in standby. “Il discorso delle multe per gli over 50 che non si sono vaccinati riguarda essenzialmente il Mefe mi sembra ci sia anche una iniziativa parlamentare, un emendamento, a tal proposito. Richiedere le multe allo Stato potrebbe costare più di quanto incasserebbe“, ha illustrato Schillaci intervenendo ai microfoni di Radio anch’io su Rai Radio1.
Il ministro, inoltre, ha anche precisato “che in Europa solo due Stati avevano introdotto delle multe, ovvero Austria e Grecia ma nessuno ha poi riscosso. Aspettiamo di capire, vediamo quello che accade, ma allo Stato richiedere le multe potrebbe costare più di quello che poi ne potrebbe derivare”.
Il ministro della Salute promuove la campagna vaccinale e condanna le criticità del servizio sanitario nazionale
In questo contesto, la sospensione delle multe ai No Vax di 100 euro era stata prima data per certa e poi rimangiata dal Governo.
Intanto, lo scorso 30 novembre, sono scaduti i 180 giorni concessi ai non vaccinati per giustificare la mancata adesione alla campagna vaccinale e la violazione dell’obbligo di vaccinazione. Pertanto, pare che le prime contravvenzioni siano già partite. A pagare le multe dovrebbero essere quasi due milioni di italiani.
Il tutto si sviluppa mentre, nella giornata di giovedì 1° dicembre, la Corte Costituzionale ha confermato la validità dell’obbligo vaccinale, bocciando i ricorsi presentati contro la misura introdotta dal Governo Draghi. E, proprio all’indomani della sentenza, si inserisce l’intervento del ministro della Salute che, oltre a discutere di sanzioni, ha anche lanciato un nuovo appello ai cittadini per stimolarne l’adesione alla campagna vaccinale.
A proposito della campagna di comunicazione varata dal Ministero per spingere la popolazione a vaccinarsi, Schillaci ha affermato: “Una campagna che mira a far sì che sia il Covid sia il vaccino anti-influenzale possano avere un maggior numero di adesioni tra le popolazioni fragili e gli anziani. Anche l’influenza provocava prima del Covid molte vittime tra gli anziani e vogliamo ribadire l’impegno del governo sul tema”.
Infine, commentando le criticità dei servizi sanitari del Paese che si ripercuotono soprattutto sui cittadini meno abbienti, il ministro ha dichiarato: “Sono inaccettabili le disparità legate a dove uno risiede e alle sue disponibilità economiche. I mali della Sanità arrivano però da lontano: il Covid ha mostrato di più la fragilità di un Servizio Sanitario Nazionale, che per i continui de-finanziamenti degli anni passati oggi mostra queste difficoltà”.