Dalla Redazione
Francesco Schettino professore per un giorno. Può sembrare uno scherzo ma non lo è. L’ex comandante della Concordia il 5 luglio scorso ha tenuto una lectio magistralis alla Sapienza di Roma. L’occasione è stato un master in scienze criminologiche organizzato dalla cattedra di psicopatologia forense della facoltà di Medicina. L’oggetto dell’insegnamento? Le gestione del panico in situazioni di crisi.
Ma come? Proprio lui che ha mollato l’equipaggio della nave maledetta in una situazione disperata? Proprio così. La notizia, riportata da La Nazione di Firenze, ha provocato lo sdegno di politici e studenti. “Se quanto riporta stamani il quotidiano La Nazione, circa la ‘Lectio magistralis’ del comandante della Costa Concordia Francesco Schettino in un’aula universitaria a Roma, risultasse vero – ha detto il consigliere Pd di Roma Capitale Dario Nanni – sarebbe una vera indecenza. Tutti ricordano le dure e ripetute esortazioni del comandate della capitaneria di Livorno Gregorio De Falco che disperatamente chiedeva a Schettino il ritorno a bordo della nave per fare il suo dovere di comandante, negli attimi in cui affondava la Costa Concordia”.
Rabbia anche da parte dei senatori di Ncd che chiedono l’intervento del ministro dell’Istruzione e dell’Università, Stefania Giannini e del Rettore dell’Ateneo, Luigi Frati, il quale su Twitter ha scritto “La partecipazione di Schettino è una iniziativa autonoma e indegna presa da un docente. La libertà accademica non può essere irresponsabilità, prendiamo le distanze da quello che è avvenuto”. Il comdandente ha provato a difendersi dalle accuse: “Sono stato invitato come esperto e ho illustrato agli studenti la gestione del controllo del panico – ha spiegato – So come ci si comporta in casi del genere, come bisogna reagire quando ci sono equipaggi di etnie diverse”. Tra l’altro, ha aggiunto, “ci sono studi accademici comparativi che mettono a confronto il disastro della Concordia con altre tragedie simili, anche con l’attentato alle Torri Gemelle”.