“Oggi per l’ennesima volta la maggioranza con la forza dei numeri ha sacrificato quello che è il principio di democrazia. Un seggio conquistato in Calabria, in una terra difficile, dal Movimento Cinque Stelle viene sottratto da Forza Italia”. Ha commentato così la (quasi ormai ex) deputata M5s Elisa Scutellà, pochi minuti dopo esser stata dichiarata “decaduta” dalla Giunta per le elezioni della Camera, che ha accolto il ricorso presentato da Andrea Gentile (FI) per il seggio della 23esima circoscrizione Calabria, a Cosenza (ora l’indicazione della Giunta dovrà essere recepita con voto dell’Aula, in una seduta ancora da fissare).
Conte: “Grandissima ingiustizia nei confronti degli elettori calabresi”
Accanto a lei, il presidente Giuseppe Conte, per il quale quella compiuta dalla Giunta “è una grandissima ingiustizia, non per il Movimento 5 stelle, ma per la democrazia nel rispetto del voto dei cittadini calabresi”.
“La Calabria”, ha aggiunto Conte, “è una terra difficile dove ci sono tantissime inchieste sullo scambio di voto politico-mafioso, per quanto riguarda un sistema clientelare ben collaudato. Il risultato oggi che si è compiuto attraverso una riscrittura delle regole per interpretare i voti è che si è riattribuito un seggio. Non è che vien tolto al Movimento cinque stelle, è una ferita al libero voto dei cittadini calabresi che sono andati a esercitare i loro diritti democratici”.
“Noi abbiamo chiesto il riconteggio dei voti validi – ha concluso Conte – che è sempre stato portato avanti dalla Camera: questa è la prima volta che viene negato l’ampliamento dell’istruttoria, quindi l’apertura delle schede valide”.
Quelle centinaia di schede bianche e nulle che si sono trasformate in voti validi per Gentile
Pe spiegare la vicenda, rivelata da La Notizia e dalla trasmissione Report, bisogna tornare alle elezioni politiche del 25 settembre 2022, quando nel Collegio uninominale n. 2. della XXIII Circoscrizione (Calabria), risulta eletta Anna Laura Orrico, del Movimento Cinque Stelle, grazie a uno scarto di 482 voti rispetto al secondo classificato, l’ex deputato di Forza Italia Andrea Gentile.
Ma Gentile, grazie anche a testimonianze mai certificate (come raccontato anche da una puntata di Report), riferisce di atti illegittimi ai seggi e chiede il riconteggio. Che arriva e dopo l’analisi del Comitato di verifica della commissione, Gentile si è ritrovato in vantaggio sulla Orrico di 240 voti. Risultato (confermato ieri) che ha l’effetto di espellere dal Parlamento Elisa Scutellà, visto che la Orrico era stata eletta anche nel listino proporzionale.
A guidare il conteggio del “ribaltone” la meloniana Maddalena Morgante, che ha analizzato ben 10.759 schede tra bianche e nulle. Il risultato è stato che 1.623 schede hanno cambiato natura: da bianche/nulle a valide. Con 624 che sono andate a Gentile. “Il numero delle schede bianche è passato da 4.637 a 4.197; il numero delle schede nulle è passato da 6.122 a 4.939”, annota il comitato nella sua relazione, votata a maggioranza.
Considerate valide anche schede con due X
Un risultato che il Movimento aveva contestato immediatamente, perché aveva sottolineato come il Comitato avesse considerato (per sua decisione autonoma) valide anche schede che presentavano due X su liste diverse della stessa coalizione. Un’interpretazione contraria a quanto recita il libretto con le istruzioni di voto che il ministero dell’Interno distribuisce ai presidenti di seggio. Anche lo spot elettorale in onda prima del voto era chiarissimo: “sono valide solo le schede con un’unica X o con due X segnate però sul nome del candidato e di una lista collegata”.
Dal canto suo, il Comitato aveva riferito di aver deciso di abbracciare in maniera pedissequa il principio del “favor voti (…), volto a salvaguardare la validità del voto espresso nella scheda ogni qualvolta possa desumersi la volontà effettiva dell’elettore”.
Gli scrutatori avrebbero “sbagliato” una scheda bianca su 10
Ma ancora non è finita, perché nell’esaminare tutte le schede bianche e nulle del collegio, la commissione aveva dovuto prendere atto di una pesante anomalia statistica: la percentuale di errore degli scrutatori sulle bianche. A detta della stessa giunta, infatti, il tasso di errore nella circoscrizione calabrese aveva superato il 10%, mentre nelle elezioni precedenti si era fermato al 3%. Circostanza definita “di particolare rilievo” dalla stessa giunta, anche perché su 440 voti riassegnati con le schede bianche, 320 sono andati a Gentile…
Per oltre un anno la giunta ha discusso della vicenda. Ieri l’epilogo, con il seggio assegnato al forzista Gentile, figlio dell’ex Sottosegretario allo Sviluppo economico, Antonio. Ma per Conte non è finita qui: “Si conferma l’ingiustizia. Ma continueremo questa battaglia in aula”, ha infatti promesso il leader M5s.