È scontro tra la giunta e alcuni consiglieri di maggioranza sui dati di traffico di Area B e Area C rivelati ieri da Amat, l’Agenzia mobilità ambiente e territorio del Comune, nel che, oltre al confronto dei mesi di aprile e maggio 2024 con lo stesso periodo dell’anno scorso, include anche un’analisi delle motorizzazioni delle auto che entrano in città.
Se infatti per Palazzo Marino l’aver ridotto del 10% rispetto al 2023 l’accesso dei veicoli diesel nelle Ztl rappresenta un successo, per i Verdi, lo stesso dato certifica una sconfitta, perché, sostengono, evidentemente i divieti non funzionano. Scontro anche sui dati, che per gli ambientalisti, a partire dal consigliere Carlo Monguzzi, non sarebbero veritieri.
I dati di Palazzo Marino su Area B e C
Ma cosa dicono le rivelazioni? Secondo Amat nelle ztl di Area C, quella del centro storico, e Area B, che comprende quasi tutta la città, ci sarebbe stato un generale calo nel numero degli ingressi e circolerebbero sempre meno veicoli inquinanti.
Dall’analisi delle diverse tipologie dei veicoli fatta a febbraio, emerge, per il Comune, “una significativa riduzione dei veicoli diesel che entrano in Area B, a fronte di un aumento di quelli ibridi”.
Nel dettaglio, le auto ibride sono quasi raddoppiate in due anni, passando dal 9% del 2022 al 17% del 2024. Unite alle auto elettriche rappresentano quasi un quinto dei veicoli entrati in Area B. Per quanto riguarda i diesel rappresentano, a febbraio 2024, il 30% dei transiti rilevati dai varchi della Ztl: erano il 40% nel 2022.
Lo stesso trend emerge per Area C, anche se il funzionamento del biglietto d’ingresso ha avuto conseguenze più evidenti sui transiti delle auto elettriche, esenti dal ticket fino all’ottobre 2023: dal 27% del 2022 aumentano al 36% del 2024, mentre la percentuale dei veicoli diesel passa dal 41% del 2022 al 31%.
“I dati sul parco auto – commenta Arianna Censi, assessora alla Mobilità – dimostrano l’efficacia di Area B e di Area C. Il cambio della flotta che entra in città, con un trend diverso da quello che avviene nel resto del Paese, ha come effetto benefico anche la diminuzione di emissioni di ossidi di azoto, considerati molto inquinanti”.
Per quanto riguarda i trend della mobilità rilevati nei mesi di aprile e maggio 2024 emerge una sostanziale stabilità per gli accessi in Area B nel mese di aprile 2024 (+0,1%) rispetto all’anno precedente e un calo più significativo nel mese di maggio (-1,8%). Gli ingressi in Area C sono invece in calo per entrambi i mesi, con una flessione ad aprile (-0,8%) e una diminuzione più consistente (-4,9%) a maggio.
Per i Verdi i numeri sull’Area B e C non sono completi
Ed è proprio sui dati di accesso che la componente ambientalista della maggioranza punta il dito: “Un divieto che in due anni diminuisce del 10% i diesel è un fallimento, non un successo”, ha dichiarato ieri il consigliere dei Verdi Monguzzi.
“Hanno tenuto nascosti i dati di ingresso di area B di aprile 2024 perché sono aumentati rispetto ad aprile 2023, anche con le elaborazioni farlocche di Amat – aggiunge -. Avevano detto che non li davano per motivi tecnici. E sempre nascosto viene tenuto l’indice di congestione del traffico e gli ingressi prima delle 7.30 e dopo le 19.30, che sono 50mila per area C e 200mila per area B. Nascondere i dati è inaccettabile”.
“Per quanto riguarda il 10% in meno di diesel in due anni, è lo stesso dato di un anno fa e comunque è in tendenza con l’area metropolitana – conclude Monguzzi – Purtroppo area B non funziona, bisogna aggiustarla. Continuando a nascondere i dati e a contare palle non si risolvono i problemi”.
Ripartono i mezzi pubblici
In costante aumento sarebbero invece gli accessi al trasporto pubblico: +2,2% a maggio e +12,7% ad aprile, incremento verosimilmente legato alla Design Week che quest’anno ha fatto registrare +20% delle presenze. Così come aumentano quelli ai parcheggi di interscambio: +20,7% ad aprile e +6,1% il mese successivo.
In calo invece l’utilizzo dei mezzi in sharing, tranne le biciclette che vedono un aumento in entrambi i mesi (+9,3% per aprile e +3,7% per maggio). Rimane drastico il calo dell’uso dei monopattini (-60% ad aprile e -58,3 a maggio) che scontano ancora la presenza di un solo operatore, come spiega il Comune, dopo la decadenza dell’autorizzazione a esercitare l’attività a due società per mancata attuazione degli impegni assunti con l’amministrazione.