Per i suoi fan sui social era Ivan Szydlik, di professione reseller di orologi di lusso (quello che compra orologi di altissima marca e li rivende ad un prezzo più alto, sfidando le leggi del mercato), uomo di successo residente in Svizzera che girava in Lamborghini e che era descritto dalla stampa compiacente come “uno dei 100 uomini più ricchi d’Italia”.
Ospite di una trasmissione di Ilaria D’Amico, il reseller aveva detto di vendere tra i 25 e i 30 orologi a settimana, con un margine di guadagno medio di 7mila euro oltre 200mila euro a settimana e 850mila euro al mese. Immancabile il cote di amici calciatori e la paventata possibilità di essere inserito nel prossimo cast del Grande Fratello.
La vera faccia di Szydlik, alias Ivan Errichiello
Questo il sogno venduto. Poi c’è la realtà: il vero nome di Szydlik è Ivan Errichiello e di mestiere, da ieri, fa l’indagato per i reati di truffa aggravata, autoriciclaggio e abusivismo finanziario per oltre un milione di euro. Szydlik- Errichiello è stato infatti è stato arrestato all’alba Guardia di finanza di Verbania al termine di un’indagine della procura di Milano ed è finito a San Vittore. In carcere anche il suo braccio destro.
A portare il reseller in carcere l’indagine nata dall’analisi delle segnalazioni di operazioni sospette in materia di riciclaggio e di delitti contro il patrimonio, compiute sia in Italia sia all’estero, in Repubblica Ceca, Repubblica Slovacca, Serbia, Belgio, Germania e Inghilterra. Stando a quanto ricostruito, “Errichiello commetteva truffe aggravate da oltre un decennio e, in questo modo, era riuscito ad accumulare ingenti risorse finanziarie che gli consentivano di ostentare, anche sui social network, un altissimo tenore di vita”.
Per i pm, parte del denaro veniva reinvestita nell’acquisto di beni di extralusso, ad esempio Rolex e Lamborghini, l’altra invece finiva nella costituzione di società sia italiane sia estere.
Società che, stando alle indagini, di fatto erano scatole vuote ma di cui (avvalendosi di persone in difficoltà economiche) Errichiello cedeva le quote, riuscendo in questo modo a reperire ulteriore disponibilità finanziaria. In alcuni casi, promuoveva la vendita di orologi di lusso (Rolex, Patek Philippe, Audemars Piguet), senza però consegnarli agli acquirenti. Secondo i calcoli degli investigatori, i proventi illeciti ammonterebbero a circa un milione di euro.rolex
L’indagine ha permesso inoltre di accertare che Errichiello, dopo aver costituito una apposita società in Repubblica Slovacca e creato un sito internet, aveva ideato e realizzato, attraverso la creazione di un proprio token di criptovaluta, un’attività, del tutto abusiva, di offerta al pubblico di prodotti finanziari, attraverso la promozione e il collocamento a distanza di valuta virtuale.
Furti e rapimenti
Il reseller non è nuovo alla cronaca: nel 2019 era stato vandalizzato il suo lussuoso Suv; ad aprile 2023 aveva denunciato di essere stato sequestrato e rapinato in Svizzera; un anno dopo altra rapina denunciata: stavolta alcuni sconosciuti gli avrebbero rubato un orologio da 100mila euro a Lugano.
Solo due settimane fa, Szydlik-Errichiello era tornato al centro dell’attenzione perché sosteneva di esser stato vittima di un furto di identità su Instragram, dove il suo profilo raggiunge 1,3 milioni di followers. “Sono stato hackerato su tutti i miei profili social, mi hanno levato oltre cento contenuti e 600mila follower in una sola notte”, aveva postato in una storia Instagram, “Perché siete così invidiosi?! Tanto io rimarrò sempre io e voi, voi. Comunque non fa niente, stamattina ho raggiunto 22mila persone nuove e tutto si sistemerà”, aveva aggiunto. Per finire con: “Ovviamente sono andato alla Polizia postale e ho già presentato denuncia”. Due settimane dopo è stata invece la polizia ad andare da lui…