Anziché rientrare, lo scandalo Chatgate americano si ingarbuglia ancora di più. Mike Waltz, consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti, ha creato e ospitato più di una chat sulla sicurezza nazionale con membri dell’amministrazione Trump su Signal, comprese discussioni sul ritorno alla pace tra Russia e Ucraina e sulle operazioni militari.
Ad affermarlo è il Wall Street Journal, citando funzionari statunitensi che si sono rifiutati di dire se, durante quelle conversazioni, siano state divulgate informazioni riservate. Il caporedattore della rivista The Atlantic, Jeffrey Goldberg, ha rivelato in un articolo pubblicato lunedì 24 marzo di essere stato inserito per errore in un gruppo di discussione riservato ad alti funzionari statunitensi, dedicato agli attacchi contro gli Houthi in Yemen ma in cui sono state espresse parole estremamente dure nei confronti dei Paesi Ue.
Waltz ha dichiarato alla rete TV Fox News di essersi assunto la “responsabilità” dopo che un giornalista è finito nel gruppo Signal da lui creato. Due senatori statunitensi, uno democratico e uno repubblicano, hanno chiesto l’apertura di un’indagine sullo scandalo. Un giudice ha ordinato all’amministrazione di Donald Trump di conservare i messaggi della conversazione.
Scandalo Chatgate americano, spuntano altre conversazioni su Signal tra il consigliere Waltz e altri funzionari in cui diffondevano informazioni riservate
Secondo il settimanale tedesco Der Spiegel, i dati di contatto privati di Mike Waltz, del capo dell’intelligence statunitense Tulsi Gabbard e del capo del Pentagono Pete Hegseth sono accessibili su internet. La rivista tedesca afferma di aver condotto ricerche che le hanno consentito di accedere a numeri di cellulare, indirizzi e-mail e, in alcuni casi, password di funzionari statunitensi.
Der Spiegel ha spiegato di “aver utilizzato motori di ricerca commerciali e hackerato dati dei clienti pubblicati su internet”.