Un satellite spia militare della Corea del Nord ha scattato dal 25 novembre ad oggi foto della Casa Bianca e del Pentagono, ma anche di Roma. A riferirlo è stata l’agenzia di stampa statale di Pyongyang, la Kcna, affermando che le immagini sono state già visionate dal leader nord coreano Kim Jong-un nell’ambito “dei preparativi per l’operazione del satellite da ricognizione ‘Malligyong-1’, prima dell’inizio della sua missione ufficiale”.
Un satellite spia militare della Corea del Nord ha scattato foto di obiettivi militari e istituzionali americani e italiani
Secondo la stessa agenzia Kcna, il satellite spia della Corea del Nord ha scattato foto anche della base aerea militare statunitense Anderson a Guam, nel Pacifico; della stazione navale Norfolk e del cantiere navale di Newport News in Virginia, avvistando “quattro portaerei nucleari della Marina americana e una portaerei britannica”.
Il satellite Malligyong-1 è stato messo in orbita il 21 novembre
Il satellite spia di Pyongyang è stato lanciato in orbita il 21 novembre scorso dal sito di lancio di Tongchang-ri dell’Amministrazione nazionale per la tecnologia aerospaziale (Nata). Ieri l’ambasciatore nordcoreano alle Nazioni Unite, Kim Song, ha detto che il satellite Malligyong-1 è necessario al Nord “per ottenere una chiara visione dei gravi movimenti militari degli Stati Uniti e dei loro seguaci”. “Si tratta di un esercizio legittimo e giusto dei diritti di autodifesa che appartiene pienamente alla sfera legale della nostra autodifesa” ha aggiunto l’ambasciatore della Corea del Nord.
Il lancio del vettore che trasportava il satellite ha innescato un allarme aereo nel sud del Giappone e suscitato condanne da parte dei governi di Corea del Sud, Giappone e Stati Uniti. Il 24 agosto scorso era fallito un primo tentativo di lancio a causa di un problema al motore del razzo.
Per il leader nordcoreano Kim Jong-Un è un “esercizio di legittima difesa”
A lancio riuscito il leader della Corea del Nord, Kim Jong Un si è congratulato con il team di scienziati della Nata definendo la messa in orbita del satellite spia militare una “nuova era di potere spaziale” e un “vero e proprio esercizio di legittima difesa”.