In Sardegna si fa scuola sì, ma in famiglia. E così a dirigere l’ufficio scolastico regionale sono, moglie e marito. Casa, scuola e lavoro, insomma. Secondo quanto denunciato in un’interrogazione parlamentare dall’onorevole Mauro Pili (Forza Italia), infatti, il direttore generale dell’USR sardo, il dottor Francesco Feliziani, regge anche “il primo ufficio che si occupa di affari generali, dirigenti amministrativi, rete scolastica, affari legali e contenzioso”. Ma non basta. Nelle sua mani, infatti, “anche il secondo ufficio: risorse finanziarie, personale e servizi della direzione generale”. Finita qui? Certo che no. E così ecco che il terzo ufficio (personale della scuola e dirigenti scolastici) è appannaggio di Simonetta Bonu, nientepopodimenoche moglie di Feliziani. E, per non farsi mancare nulla, ecco il quarto ufficio (ordinamenti scolastici, edilizia scolastica), retto ancora dalla Bonu. Tutto in famiglia, dunque. In barba alla legge che, invece, vieterebbe (ma il condizionale è d’obbligo) a parenti fino al quarto grado di parentela di lavorare negli stessi uffici. A questo punto, però, sarebbe curioso sapere chi, nell’ufficio scolastico regionale, abbia deciso i premi di risultato, dato che sia la Bonu che Feliziani hanno staccato – per quanto denunciato da Mauro Pili – un bell’assegno: la prima da 32 mila euro, il secondo da 63 mila euro. Ovviamente, un premio che si aggiunge a uno stipendio che, stando agli ultimi dati, tocca i 140 mila euro.
21/12/2024
22:15
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