Doveva essere una festa e invece, il concerto del popolare cantante Rubby Perez in una discoteca di Santo Domingo si è trasformato in un tragico disastro. Proprio mentre l’evento — a cui hanno preso parte tra le 500 e le 1.000 persone — proseguiva come da programma, si è verificato il crollo del tetto del locale, che ha causato la morte di almeno 98 persone e circa 150 feriti. Purtroppo, il bilancio è ancora provvisorio, e le autorità locali temono possa aggravarsi ulteriormente nelle prossime ore.
Sul posto sono intervenute le squadre di soccorso e circa 150 ambulanze che, secondo quanto riportano i media locali, si sono trovate di fronte a una scena “apocalittica”.
Santo Domingo, crolla il tetto durante il concerto: almeno 98 vittime
Secondo quanto trapelato, l’incidente è avvenuto nel pieno della performance di Perez, tenutasi nell’ambito di uno spettacolo chiamato “Lunes de Jet Set”, che ogni settimana ospita band locali e internazionali. “Ho pensato che fosse una scossa di terremoto, così mi sono buttato a terra e mi sono coperto la testa”, ha raccontato ai giornalisti Deivis Alberto, che si è identificato come il manager del cantante.
“Un nostro sassofonista è morto. Abbiamo cercato di raggiungere la zona dove si trovava Rubby, ma i detriti erano troppo grossi”, ha aggiunto Alberto, spiegando che al momento il destino del cantante è ancora ignoto. Tra i deceduti accertati ci sono anche il governatore della provincia di Monte Cristi, Nelsy Cruz, e gli ex giocatori della Major League Baseball Octavio Dotel e Tony Blanco.