Santanchè e Nordio nel mirino delle opposizioni: governo sotto pressione sulle mozioni di sfiducia

Daniela Santanchè e Carlo Nordio nel mirino delle opposizioni: domani le due mozioni di sfiducia in Parlamento.

Santanchè e Nordio nel mirino delle opposizioni: governo sotto pressione sulle mozioni di sfiducia

Da una parte c’è Daniela Santanchè, la ministra del Turismo finita nel mirino delle opposizioni e la cui posizione si è fatta sempre più critica anche all’interno della maggioranza. Dall’altra Carlo Nordio, il ministro della Giustizia che è costretto a difendersi dalla mozione di sfiducia presentata dall’opposizione sul caso Almasri. Domani sarà, almeno in parte, il giorno della verità in Parlamento. Si inizia la mattina con la discussione generale della mozione di sfiducia su Nordio e si prosegue il pomeriggio con il voto su Santanchè.

La posizione di Santanchè

La discussione generale sulla mozione di sfiducia nei confronti della ministra del Turismo si è già tenuta, ormai due settimane fa. Domani, salvo sorprese (che non vanno comunque escluse), nel pomeriggio questa mozione dovrebbe essere votata. Lei, per ora, non sembra intenzionata a dimettersi. E inoltre può contare anche sulla strenua difesa della sua maggioranza nella difesa del sottosegretario Andrea Delmastro, condannato negli scorsi giorni a otto mesi per il caso Cospito. Se lui è stato difeso dalla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, sembra difficile che invece Santanchè venga scaricata, almeno non con un voto in Aula.

Santanchè era già stata salvata ad aprile dello scorso anno e sembra probabile un nuovo salvataggio, anche se non è da escludere qualche malcontento, soprattutto tra Lega e Forza Italia. La ministra è finita sul banco degli imputati, dal punto di vista politico, dopo il rinvio a giudizio sul caso Visibilia per falso in bilancio. Ma, come ha detto lei stessa, ben più delicata potrebbe diventare la sua posizione a partire dalla prossima udienza (si inizia il 26 marzo) riguardante l’accusa di truffa ai danni dell’Inps. Insomma, seppure domani dovesse salvarsi senza problemi, nei prossimi mesi le cose potrebbero cambiare.

La mozione di sfiducia a Nordio

Quasi escluso un voto domani sulla sfiducia a Nordio per una mozione presentata dalle opposizioni unite con l’eccezione di Azione. La maggioranza dovrebbe garantire massima compattezza al guardasigilli, considerando che non difendere Nordio potrebbe voler dire non difendere neanche Meloni, che non poteva non essere consapevole di quanto deciso dal ministro sul caso Almasri e sul mancato arresto del torturatore libico.

Le opposizioni vogliono comunque incalzare il governo chiamando in causa Nordio, dopo aver chiesto a Meloni di riferire in Aula in un premier time che riguardi il caso Almasri ma non solo. Nordio è comunque blindato e sul suo destino non sembrano esserci dubbi, ma il tentativo delle opposizioni è di tornare a parlare di un caso che vede indagato lo stesso Nordio insieme a Meloni e che è ha portato anche la Corte penale internazionale a valutare il comportamento del governo italiano che non ha rispettato il mandato d’arresto.